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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Un passo ulteriore verso l'Apocalisse.

(1 Ottobre 2006)

Gentili Signore e Signori,
ho da poco ascoltato il telegiornale regionale del Friuli Venezia Giulia, nel quale è stata data notizia della decisione collettiva dei ministri della difesa Nato (riuniti a Portorose) di ampliare all'intero Afghanistan la missione ISAF, alla quale partecipa l'Italia con il suo contingente militare.

E' una notizia che getta obiettivamente nello sconforto.
Anticipata dai soliti nascondimenti dietro le inevitabili decisioni comuni, ieri sera durante la trasmissione "Anno Zero", dal ministro alla difesa Parisi, questa notizia getta il nostro paese nell'aperta e non dichiarata azione di guerra contro le forze di resistenza armata locale.

Può piacere o meno, ma violare il diritto internazionale con una sequela di atti di aggressione - a partire dal 1991 - e rendere a questi complice la Repubblica italiana, con la palese violazione dell'Art. 11, non poteva non avere un esito fatale nell'accettazione necessaria della logica che ne ha presieduto e ne presiede l'attivazione e lo svolgimento: un atto di conquista e di dominio violento e sopraffattorio.

Non vale costruirsi verità da utilizzare a piacimento (che le missioni militari italiane siano per la pace): la violazione internazionale e nazionale resta.
Quella nazionale ora diviene patente, qualora l'Italia decidesse di assoggettarsi alle decisioni comuni della NATO.

Credo a questo punto che sia necessario e vitale, per evitare l'estensione della generalizzata opera di violenza militare ed economica che l'Asse dei paesi occidentali sta perpetrando in giro per il mondo intero, che la sovranità popolare e costituzionale della Repubblica italiana sia ristabilita, attraverso una documentata ed articolata denuncia di violazione dell'ordine costituzionale, da indirizzarsi contro il nostro governo, nel caso decidesse di dare applicazione a quanto sopra indicato.

Sarebbe opportuno a questo punto costituire un Comitato, che avesse questo obiettivo e che richiedesse le firme per la sottoscrizione presso un'adeguata pagina web.

Le firme medesime potrebbero poi essre raccolte dai partiti della sinistra radicale e dalle organizzazioni di movimento.

Spero nel contempo che le forze della sinistra radicale sappiano e vogliano smarcarsi e divincolarsi dall'abbraccio mortale ad un potere che sarà capace di trascinare il nostro paese alla rovina, costituendo un'alternativa visibile e nettamente differenziata.

Un cordiale saluto,

Stefano Ulliana.

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