Capitale e lavoro :: Difendiamo pensioni e TFR

il percorso nascosto per smantellare la pensione pubblica.

(2 Ottobre 2006)

Si può girarla come si vuole ma la sostanza di questa finanziaria è quella di ridurre la spesa sociale per finanziarie un consistente trasferimento di risorse alle imprese - e per fare questo il Governo dell'Unione fa del suo programma elettorale "carta straccia".

Sanità, istruzione, riduzione delle disponibilità per i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego e per i bilanci degli enti locali (che si accompagneranno poi con l'aumento dei tikets e della fiscalità locale), sono già difficili da far digerire.

Non poteva mancare anche il capitolo pensioni sul quale a linea anche di questo Governo è chiara: Fare cassa giocando sui requisiti (rendimenti ed età pensionabile) e procedere nel contempo allo smantellamento della previdenza pubblica in favore del nuovo pilastro delle pensioni integrative.

Un intervento che se presentato in finanziaria avrebbe probabilmente fatto saltare i delicati equilibri e le sensibili alleanze su cui questo Governo si gioca l'esistenza.

Per questo, alla fine, il Governo ha deciso di agire di rimando, scorporando il capitolo pensioni dalla finanziaria.

Di fatto già in questa finanziaria si fa sulle pensioni un intervento pesante e cioè l'anticipo a luglio 2007 del trasferimento del TFR ai fondi pensioni. Una operazione questa che contiene già il senso della operazione più complessiva sul sistema previdenziale e cioè la progressiva riduzione del peso della pensione pubblica a favore di un sostanzioso rafforzamento della pensione integrativa. Non è cosa da poco, sopratutto se collegata a quanto già si prospetta per gennaio.

A nulla servono infatti le tanto esibite soddisfazioni sindacali e non sul fatto che così si è evitato di fare intervenire la finanziaria sull'insieme del sistema previdenziale.

Si sa infatti ufficiosamente (dalla stampa, dai corridoi sindacali, dagli interventi dei ministri del governo) che è stato firmato tra sindacati confederali e Governo un memorandum per aprire già da gennaio 2007 una discussione sul sistema previdenziale pubblico che avrà inevitabilmente come oggetto la questione dei rendimenti e dell'innalzamento dell'età di pensionamento.

La Cgil smentisce che ci sia una disponibilità Cgil a discutere di queste cose, ma allora cosa è stato firmato con questo memorandum tanto strombazzato dalla stampa e che il Governo conferma?.

E' quindi urgente che, arrivati a questo punto Cgil Cisl Uil rendano pubblico il testo ed i contenuti del memorandum da loro siglato e, sopratutto devono dichiararne la nullità visto che nessuno ha dato loro il mandato di impegnarsi su alcunchè in materia previdenziale.

30 settembre 2006 -Coordinamento Rsu