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(24 Ottobre 2006)
L’attivo, molto partecipato e appassionato, delle delegate e dei delegati della FIOM CGIL delle fabbriche della zona di Sesto S. Giovanni, esprime, anche riportando il clima e le valutazioni raccolte nei posti di lavoro, una grande delusione per il contenuto della finanziaria.
Perso il beneficio legato alla promessa riduzione del cuneo fiscale, i vantaggi economici che deriveranno dalla modifica delle aliquote e delle detrazioni fiscali, tra l’altro nemmeno certi per tutti i lavoratori con un reddito basso, verranno completamente vanificati dall’incremento delle trattenute previdenziali pagate dai dipendenti e dall’incremento delle tasse comunali e regionali legato all’aumento dell’imponibile fiscale.
Tutto ciò aggravato dall’aumento del bollo auto, dei tickets sanitari e sul pronto soccorso, dell’imposta sui carburanti e del possibile incremento della tassazione comunale.
Un risparmio fiscale si manterrà solo per alcuni dei dipendenti che beneficeranno, a partire da luglio dell’anno prossimo, dei nuovi assegni familiari.
Le aspettative, proporzionate alla radicalità del giudizio espresso dal sindacato sui danni effettuati dal Governo precedente, erano alte; i contenuti di questa finanziaria le mortificano.
Dalla discussione è emersa una forte preoccupazione e ostilità alle voci su una preannunciata modifica che colpirà i tempi e la quantità della pensione.
Un giudizio positivo è stato espresso sulla maggior precisione con cui si procederà alla lotta all’evasione fiscale e al concreto incremento dei controlli degli evasori, all’aumento della tassazione per le rendite finanziarie e alla reintroduzione della tassa di successione per i grandi patrimoni.
Inaccettabile si è invece giudicato l’aumento delle spese militari.
Gli unici a godere i frutti di questa manovra sono gli industriali con il reale tagli della tassa regionale.
Si invita la FIOM a incrementare le iniziative di approfondimento sugli effetti della legge finanziaria e a costruire velocemente azioni che raccolgano e diano sbocco alla contrarietà presente nei luoghi di lavoro.
La manifestazione del 4 novembre contro la precarietà per i suoi obiettivi riveste una grande importanza verso il miglioramento delle degradate condizioni economiche, di lavoro e delle prospettive di vita non solo delle lavoratrici e dei lavoratori precari ma conseguentemente di tutti.
Per il momento in cui avviene può contribuire a rendere più evidente l’assenza nella finanziaria di un preciso e forte intervento contro la precarietà e la genericità sulle scelte di politica industriale.
Sesto S. Giovanni, 19 ottobre 200
L’attivo delle delegate e delegati FIOM di Sesto S. G.
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