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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Per difendere Malpensa tutti i lavoratori devono mobilitarsi

(28 Ottobre 2006)

La crisi di Alitalia si sta consumando ormai da anni. Questa crisi oltre che per i lavoratori di Alitalia avrà ripercussioni anche per tutti i lavoratori aeroportuali di Malpensa e Linate.
Per anni i sindacati confederali, hanno siglato accordi con i vari governi che si sono succeduti, concedendo il ridimensionamento e la frammentazione di Alitalia, ed avallando i vari piani industriali presentati dai vertici aziendali. Fin dal piano industriale del 2001 culminato nell’accordo siglato nel 2004 tra il governo Berlusconi e i sindacati confederali, che concedeva il trasferimento di centinaia di lavoratori ad altre società e la privatizzazione di settori importanti di Alitalia.
Per anni la stessa logica è stata portata avanti anche in Sea, con accordi sindacali che concedevano scorpori aziendali e lavoro precario, come l’ultimo accordo del 25 maggio scorso, che ha concesso a Sea lo stato di ristrutturazione e l’utilizzo dei licenziamenti sostituiti dai contratti a termine.
Tutto questo a scapito delle condizioni di lavoro e dell’occupazione.
Il risultato di questa politica industriale e della connivenza sindacale, sta sotto gli occhi di tutti.

Ancora una volta assistiamo alle sceneggiate ed a delle polemiche assurde da parte di chi ha gestito questa situazione che cerca così di continuare sempre sulla stessa strada di questi anni:
- la guerra tra Milano e Roma
- vogliono demolire le condizioni di lavoro e salariali dei lavoratori

Come al solito qualcuno pensa che privilegiando uno scalo a scapito degli altri risolve il problema.
Oppure dando un’altra stangata alle condizioni di lavoro privatizzando e comprimendo i salari e gli orari di lavoro, si recuperano soldi e quindi si può uscire dalla crisi.

Noi pensiamo invece che i mali di Alitalia, di Sea e del sistema aeroportuale siano in chi dirige, che vuole continuare a comandare senza cambiare quello che ha fatto in questi anni, e soprattutto nei profitti debiti e indebiti fatti in questi anni sulle spalle dei lavoratori.
- Che fine hanno fatto i miliardi di ricapitalizzazione di Alitalia?
- Con i profitti di Sea, si sono ripianati i debiti di Albertini e della giunta di Milano.

Per questo riteniamo che si debbano mobilitare i lavoratori.
Per questo in accordo con altri sindacati di base aderiamo allo sciopero indetto per il 6-11-06 dalla FLAI.
Per questo invitiamo tutti i lavoratori a scioperare per:
• la salvaguardi occupazionale di Malpensa.
• un piano industriale in cui siano previste le linee di sviluppo di Sea Spa e Handling in relazione alle problematiche economiche e occupazionali.
• trasformare il lavoro precario in lavoro stabile e sicuro.
• fermare il processo di sgretolamento dell’Handling e dei livelli occupazionali e bloccare le terziarizzazioni delle pulizie aeromobili e degli spykers.
• arrestare la deriva delle inefficienze di molti settori di SEA Spa e Handling e ricostruire con la partecipazione dei lavoratori nuovi assetti organizzativi e produttivi coerenti con la necessità del miglioramento della qualità e della sicurezza dei servizi aeroportuali.
• contrastare l’arroganza e il potere assoluto del vertice aziendale.

Lunedì 6 novembre 2006
dalle 13.00 alle 17.00
SCIOPERO


CONTRATTO NAZIONALE AEROPORTUALI:
OTTENUTO UN GROSSO AUMENTO SALARIALE
1,5 CAFFE’ AL GIORNO!


Il rinnovo del contratto nazionale per il biennio economico 2006/07 si è concluso con la firma di un accordo che prevede al 4° livello un aumento di 75 euro lordi che verranno erogate ai lavoratori in due rate una di 30 euro nel mese di novembre e una di 45 euro a marzo del 2007.
Verranno erogati ai lavoratori una “tantum” di 330 euro, come saldo di tutte le competenze arretrate che non saranno utili per il calcolo del TFR, con la busta paga di novembre.
In totale per il biennio del contratto ogni lavoratore di 4° livello, riceverà un aumento di 1.280 euro che corrispondono a circa 48 euro lordi al mese 32/33 euro netti al mese.
L’equivalente di 1,5 caffè al giorno.
Si è inoltre persa l’occasione di inserire nel contratto di settore una “clausola sociale” a tutele dei lavoratori dalle politiche di liberalizzazione che tuteli in modo forte tutti i lavoratori che operano negli aeroporti, sia sul piano occupazionale che salariale e normativo, valevole per tutte le società operanti in aeroporto.

Anziché le “TANTUM” ci vogliono le “SEMPER”

A livello aziendale la direzione Sea ha deciso di erogate come premi concessi unilateralmente due “tantum” di 250 euro una nel 2006 ed una nel 2007. Con queste due misere “tantum”, la Sea con la complicità dei sindacati confederali, cerca di giustificare con quattro soldi il non pagamento per anni del premio di risultato.
Con poco più di un caffè al giorno nel contratto nazionale e con due misere tantum, con i milionari utili aziendali, siamo lontani anni luce dal recupero del potere di acquisto perse dai salari dei lavoratori.

BASTA CON IL LAVORO PRECARIO

Già dal marzo scorso, tutti i sindacati di base, abbiamo costituito un coordinamento provinciale contro il lavoro precario. Da mesi stiamo operando con tutti i mezzi per difendere ed organizzare i lavoratori ricattati nelle pesanti condizioni di lavoro che ci sono nell’aeroporto di Malpensa.
Abbiamo da prima organizzato gazebo alle entrate dei parcheggi dipendenti, ci siamo costituiti ed operiamo nelle imprese di pulizia, abbiamo inoltrato cause per diversi lavoratori a termine ed abbiamo anche richiesto l’intervento dell’ispettorato del lavoro di Varese per verificare le buste paga dei lavoratori interinali.
Abbiamo anche predisposto un servizio sindacale-legale in difesa dei lavoratori, con una presenza tutti i martedì mattina presso la nostra sede. Non possiamo quindi che apprezzare la decisione della cgil di predisporre un questionario per conoscere le condizioni di lavoro degli interinali. Riteniamo quindi positiva questa decisione ribadendo che su questo terreno siamo pronti a lavorare con tutti quelli che intendono combattere il lavoro precario. Una cosa però vorremmo che sia chiara.
Per anni i sindacati confederali hanno avallato con accordi sindacali, sia locali che nazionali, il lavoro precario ed interinale ed inoltre i sindacati confederali partecipano alla gestione di alcune agenzie interinali. Se si vuole intraprendere una battaglia per i diritti di questi lavoratori, deve cambiare radicalmente quanto fatto in questi anni.

PULIZIA AEREI E SPEAKER

L’azienda ha comunicato che cessa queste attività. Come previsto dall’accordo di maggio, alcuni di questi lavoratori verranno ricollocati in Sea in altre attività, mentre 40 delle pulizie aerei saranno collocati in distacco per alcuni mesi alla NAS.
Siamo quindi alle solite, alcuni saranno “salvati” ed avranno altre collocazioni, mentre quelli “scomodi” per pochi mesi resteranno dipendenti Sea e lavoreranno alla Nas, per poi tra qualche mese passare sotto la cooperativa Nas.
Per questi lavoratori confermiamo la nostra assistenza sindacale e legale in difesa dei loro diritti.

25/10/2006

Associazione Lavoratori Cobas
Cub Trasporti

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