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Uno sfogo poco politico

Sul voto a favore dell'intervento in Afghanistan

(29 Luglio 2006)

Sul voto a favore dell'intervento in Afghanistan da parte della nuova nomenklatura (quelli che io chiamo i "forchettoni rossi") è stato detto e scritto tutto ciò che c'era da dire e da scrivere. Voglio solo aggiungere delle considerazioni che mi vengono spontaneee alla mente, in ordine di apparizione e fregandomene se sono poco politiche. (La verità è che ho bisogno di sfogarmi!).

1) Giordano, Diliberto, Pecoraro e soci hanno votato insieme ai fascisti (neo o ex), alla Lega e alla destra di ogni genere senza la minima vergogna. Ed è un voto per fare la guerra, ovviamente, non per abolirla.

2) Hanno votato sotto la direzione dell'uomo forte della Nato (D'Alema, il bombardiere) insieme ai mafiosi corrotti di Berlusconi, insieme ai voltagabbana di ogni genere, insieme a quel 30% circa di parlamentari che ha avuto o sta avendo problemi con la giustizia.

3) Non hanno più nemmeno l'alibi "verbale" della discontinuità (ovviamente fittizia) col precedente governo. Il voto è stato compatto e risulta continuativo.

4) Sono stati insensibili all'opinione di quel 61% (ma di più certamente) degli italiani che vogliono lasciare in pace l'Afghanistan

5) Sono 549 deputati - cioè la totalità del Parlamento a parte i 5 che hanno detto no (i 4 più Cacciari) - che rappresentano una minoranza degli italiani. La minoranza peggiore, quella apparentemente vittima di miti razzisti e guerrafondai. Loro - fascisti, berlusconidi, democristiani, Ds, rutelliani, verdi, rifondaroli - hanno mostrato una compattezza bulgara e "unitaria", in difesa del proprio seggio, in difesa dei posti di governo e di sottogoverno, delle poltrone viceministeriali e di commissione. Hanno agito come nomenklatura unita. 549 nomi da non dimenticare...

6) Ma per forza di cose i nomi che soprattutto non dovremo dimenticare mai sono quelli di Rifondazione, dei Verdi e dei Comunisti italiani.

7) Già. Per favore, almeno questa volta cerchiamo di non dimenticare che anche Diliberto e soci hanno votato con i fascisti a favore della guerra. Stupore? No, perché erano reduci dai bombardamenti di Belgrado. Ma per un po' avevano fatto finta di volersi differenziare. Se penso che in Italia la solidarietà con Cuba è in mano a questi loschi figuri... Ma come se la possono raccontare, visto che da Cuba arrivano posizioni diametralmente opposte su Iraq, Afghanistan e Palestina?

8) La confraternita dei forchettoni rossi è stata insensibile non solo al richiamo della maggioranza del popolo italiano, ma anche al monito di voci di autorevoli personalità del mondo del pacifismo e della cultura come Gino Strada, Chomsky, Bello, Amin, Tariq Ali e tanti altri.

9) Un pensiero di sdegno vada anche a quelle associazioni che dicono di vivere solo di pacifismo e che hanno dato il loro sostegno alla linea del sì. E sdegno per la condotta scandalosa di Lidia Menapace.

10) I forchettoni si sono dimostrati completamente insensibili al contesto esplosivo del Medio oriente, con Israele che in questi giorni invade nuovamente Gaza e il Libano, col movimento della resistenza afghana in piena ascesa, con l'Iraq che indica la strada per quei popoli che non dispongono delle bombe atomiche, con la prospettiva di dover votare altri sì per intervenire in Somalia (più che probabile), in Siria (forse), in Iran (è da vedere). E voi credete che non sappiano quale aiuto potrebbe venire alla causa palestinese da una vittoria della resistenza afghana?

11) Altro che "danno minore" o cazzate simili! Chi ha a cuore la causa palestinese sta dalla parte di chi combatte contro l'imperialismo, anche quello italiano! Quadno cadranno i primi soldati italiani non vengano a spargere lacrime ipocrite: sanno benissimo il macello in cui mandano questi disperati mercenari che chiamano forze armate, peacekeepers ecc.

12) E hanno fatto tutto questo solo per difendere il proprio posto in Parlamento. Ma mi dite che discussione politica si potrà mai avere con gente così cinica da riuscire ad anteporre il proprio scranno alla sorte di altri esseri umani... Il gesto di Cacciari li ha svergognati per sempre, dimostrando che almeno uno dei forchettoni rossi era disposto ad uscire dal branco. E si ricordi che non l'ha fatto per grande intelligenza politica (le sue dichiarazioni sono piene di sciocchezze), ma per una crisi di coscienza. Quindi qualcuno di loro la coscienza ce l'ha ancora...

13) C'è poi la questione delle intimidazioni fatte dall'apparato di Rifondazione contro i deputati che si sono avvalsi di un loro diritto costituzionale e hanno espresso un dissenso. Sono veramente un branco di lupi inferociti...

14) Ne ho viste tante nei miei 4 decenni di appartenenza al movimento rivoluzionario. Ma su suolo italiano dei precedenti più schifosi (per quantità e qualità) non mi vengono alla mente.

15) Che bello sarebbe se il 19 luglio diventasse il giorno della memoria... della nostra memoria...

Roberto Massari

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