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Dove volano i salami

Dove volano i salami

(2 Maggio 2010) Enzo Apicella
Arrestati undici 'Falchi' della polizia di Napoli, per aver "ripulito" il carico di un tir rapinato

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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    Sulla sentenza in merito alla contestazione del 20 marzo 2003

    Davanti all’agenzia consolare Usa di Trieste

    (8 Novembre 2006)

    Ieri, 7 novembre 2006, il tribunale di Trieste ha emesso la sentenza per i 13 manifestanti sotto processo per la contestazione del 20 marzo 2003, data d’inizio della guerra d’aggressione degli USA contro l’Iraq, davanti alla locale agenzia consolare degli imperialisti americani. Gli imputati sono stati condannati, in primo grado, a pene variabili da i 6 mesi e 15 giorni a 8 mesi e 15 giorni. Tra gli accusati anche un compagno di "Internazionalismo", condannato a 7 mesi di reclusione. Tutti potranno beneficiare della sospensione della pena. Le richieste di risarcimento per danni all’immagine dell’Italia, pari a 150.000 euro, presentate, con una faccia tosta che ha dell’inverosimile, da parte della presidenza del consiglio e del ministero degli interni, sono state rimandate ad un apposito e futuro processo civile.

    Questa decisione segna un nuovo attacco al movimento per la pace nel nostro paese e s’inserisce in un clima nazionale ed internazionale contrassegnato dall’avanzata della tendenza alla guerra imperialista ma anche della Resistenza dei popoli oppressi.

    Il genocidio in corso a Gaza, il processo farsa contro Saddam Hussein e i dirigenti dell’ultimo governo iracheno indipendente, i quotidiani massacri che le truppe di occupazione e i loro regimi fantoccio perpetrano in Afghanistan e Pakistan sono oggi le manifestazioni più concrete della barbarie che gli "esportatori di democrazia" stanno imponendo e diffondendo in tutto il mondo.

    In questo quadro, l’imperialismo italiano ha un ruolo da protagonista, con la presenza bellica nei fronti dell’aggressione neocolonialista, con la collaborazione militare con Israele e con l’assenso all’ampliamento delle basi NATO nel nostro paese (vedasi il caso di Vicenza).

    A questo punto è diventata palese, dunque, la doppia faccia dei partiti del centrosinistra: da una parte sventolano la bandiera del pacifismo, dall’altra si fanno promotori dell’espansionismo militare sotto l’ipocrite insegne dell’ ONU (come accaduto in Libano) e riconfermano le politiche guerrafondaie del precedente governo.

    La cosa più grave è che la banda di Prodi ha servi fedeli nelle file del cosidetto pacifismo. Lo si è già visto con la trasformazione della marcia Perugia-Assisi in una parata pro-ricolonizazzione del Libano e lo si sta vedendo con il sabotaggio della manifestazione nazionale per la Palestina che si svolgerà il18 novembre a Roma.

    Da parte nostra, ribadiamo che la lotta alla guerra imperialista e il sostegno alla Resistenza dei popoli oppressi sono prioritari per costruire un percorso di opposizione reale ai padroni del mondo e ai loro governi. Le politiche di lacrime e sangue che gli esecutivi borghesi impongono alle masse popolari, come il caso della finanziaria Prodi-Padoa Schioppa-Bertinotti, sono il riflesso interno del militarismo imperialista sul piano estero. L’aumento della repressione politica e sociale, che questa sentenza conferma, è l’altra faccia dell’invocato "scontro di civiltà", in base al quale ogni opposizione al presente ordinamento politico-sociale viene criminalizzata.

    Lavoriamo per la costruzione di un nuovo internazionalismo, contro le strategie di morte e di sfruttamento della borghesia imperialista, per un futuro in cui siano le classi lavoratrici e i popoli oppressi a decidere del proprio destino, contro gli esportatori di inciviltà come Bush, Prodi e Olmert.

    BASTA PERSECUZIONI CONTRO CHI LOTTA CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA!
    LOTTIAMO CONTRO IL GOVERNO GUERRAFONDAIO E ANTIPOPOLARE DI PRODI!
    VIVA LA RESISTENZA DEI POPOLI OPPRESSI!

    I compagni di "Internazionalismo"
    internazionalismots@yahoo.it

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