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Usciamo di casa

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(28 Settembre 2012) Enzo Apicella
Sciopero generale del Pubblico Impiego

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Aumenti salariali, stop alla precarietà, democrazia nei posti di lavoro

Lanciano (Chieti): Assemblea pubblica contro il governo Prodi, contro la finanziaria

(10 Novembre 2006)

ASSEMBLEA PUBBLICA CONTRO IL GOVERNO PRODI- CONTRO LA FINANZIARIA
Sabato 11 ottobre h. 9:30
presso l’Associazione Amici di Lanciano Vecchia, via Fenaroli, Lanciano (CH)


in preparazione dello sciopero generale nazionale del 17 novembre indetto da tutti i sindacati di base contro la Finanziaria

In cambio di pochi euro al mese in busta paga per il cuneo fiscale e di qualche propagandistico provvedimento come quello contro chi possiede i fuoristrada, (nel mentre aumentano tutti gli altri bolli auto), ARRIVA UNA MAREA DI SOLDI AI PADRONI, e sui lavoratori e pensionati piove una stangata peggiore di quella fatta da Berlusconi:
PENSIONI – Il giorno prima del varo della finanziaria, Governo e Cgil-Cisl-Uil si sono accordati che taglieranno le pensioni a marzo: chi ha 35 anni di contributi, se andrà in pensione prima dei 60 anni, avrà taglieggiata la pensione stessa..
TFR – Anche Bertinotti e Ferrero sono saliti sul carro dei fondi pensione; dare un po’ di Tfr all’Inps è solo fumo negli occhi per nascondere che eliminano la liquidazione e danno i nostri soldi agli speculatori di Borsa. E la somma tra la pensione pubblica taglieggiata e il fondo pensione privato non eguaglierà neanche la vecchia pensione Inps!
SANITA’ – Ticket a volontà, anche su prestazioni ospedaliere. Vogliono introdurre i fondi sanitari privati (assicurazioni) come per le pensioni e come negli Usa, ove chi non ha soldi sufficienti non è curato e lo lasciano crepare.
PRECARIATO – L’eliminazione del precariato è stata lasciata alla campagna elettorale. Rimangono sia la legge Treu (lavoro in affitto, ecc...) che la legge 30 (lavoro a progetto, ecc..), e vengono zittiti gli stessi ispettori del lavoro che un mese fa hanno ordinato all’Atesia di Roma (call center del gruppo Cos con 5.000 precari) di stabilizzare tutti i lavoratori.
ENTI LOCALI e PUBBLICO IMPIEGO – I grossi tagli ai fondi per i comuni e la pubblica amministrazione peseranno non solo su chi lavora in quei comparti (taglio organico e pochi soldi per i contratti) ma -con il taglio dei servizi sociali- su tutti i lavoratori e i pensionati.
AUMENTANO INVECE LE SPESE MILITARI !!!
FISCO – A lavoratori e pensionati, alleggeriti con la stangata di cui sopra, viene restituita solo una minima parte, con aliquote e detrazioni fiscali. Da decenni le tasse sono pagate solo da lavoratori e pensionati, e da anni non hanno più neanche il fiscal drag (calcolo dell’inflazione): per dare un colpo a un’evasione fiscale e contributiva di almeno 250 miliardi di € all’anno bisognava introdurre una tassa sui grandi patrimoni e sulle grandi ricchezze; DIRE CHE “ANCHE I RICCHI PIANGONO” PERCHÉ SI È CAMBIATA QUALCHE VIRGOLA SUL FISCO VUOL DIRE PRENDERE IN GIRO CHI PAGA LE TASSE! E per di più c’è il via libera ad aumentare l’Irpef regionale e comunale!
SUI PADRONI INVECE PIOVONO DECINE DI MILIARDI DI € CON IL CUNEO FISCALE, LA LEGGE 488, I RIMBORSI IVA PER LE AUTO AZIENDALI (13 MLD DI € IN TRE ANNI SOLO QUESTO!).

COSA PROPONIAMO

La finanziaria del governo Prodi, in continuità con quella del governo Berlusconi, non offre nessuna soluzione dei lavoratori. Dopo anni di salari e pensioni da fame, di diritti negati nei posti di lavoro e di totale precarietà, sono cambiati i suonatori ma la musica è sempre la stessa: a rimetterci sono sempre le classi più deboli.
L’unica “novità”, inserita nella finanziaria, è l’insignificante aumento delle tasse per i ceti medi, scatenando la loro reazione. Questa opposizione, gestita dal centro-destra, non ha nulla a che fare con gli interessi dei lavoratori.
Se nella ricerca di risorse finanziarie il governo Prodi ha cercato di colpire anche i ceti medi si è ben guardato dal toccarne i profitti, le rendite finanziarie e i grandi patrimoni.
Deve essere chiaro che non otterremo dei risultati sul piano dei salari, delle pensioni, dei diritti e della lotta alla precarietà sostenendo questo governo e la sua finanziaria concertativa.
I lavoratori devono cominciare ad esprimere un proprio punto di vista, ad organizzarsi in modo indipendente, contrapponendo la difesa dei propri interessi alla salvaguardia di quelli del padronato (che sono spacciati come interessi di tutti).
Lo Slai Cobas chiama ad un confronto tutti i lavoratori, a prescindere dalla tessera sindacale, con l’obiettivo di realizzare dal basso l’unità di tutti i lavoratori contrari alla concertazione tra governo, padronato e sindacati confederali.

CON L’ASSEMBLEA DI SABATO 11 NOVEMBRE CI RIPROMETTIAMO DI ORGANIZZARE AL MEGLIO LA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DEL 17 NOVEMBRE, MA ANCHE DI DARE VITA A UNA MOBILITAZIONE, CHE PRIMA E DOPO DI ESSO, ORGANIZZI IN MODO PERMANENTE SEMPRE PIÙ LAVORATORI NELLE AZIENDE E SUL TERRITORIO, RIVENDICANDO:

• FORTI AUMENTI SALARIALI PER POR FINE A PAGHE SEMPRE PIÙ BASSE.
• LA REINTRODUZIONE DELLA RIVALUTAZIONE AUTOMATICA DI SALARI E PENSIONI
• LA RIDUZIONE GENERALIZZATA DELLA GIORNATA LAVORATIVA.
• LA FINE DELLA PRECARIZZAZIONE CON LA STABILIZZAZIONE A TEMPO INDETERMINATO DI TUTTI I PRECARI E L’ABOLIZIONE DEL “PACCHETTO TREU” E DELLA “ LEGGE 30”.
• IL RIPRISTINO DELLA PENSIONE PUBBLICA (CON IL VECCHIO SISTEMA DI CALCOLO RETRIBUTIVO E DIMINUENDO L’ETÀ PER LA PENSIONE), PERCHÉ NON SIA TRASFERITO IL TFR NÉ AI FONDI PENSIONE, NÉ ALL’INPS.
• LA DEMOCRAZIA NEI POSTI DI LAVORO, PONENDO FINE AL MONOPOLIO DELLA RAPPRESENTANZA AI SINDACATI FIRMATARI DI CONTRATTO E CONFERENDO DIRETTAMENTE AI LAVORATORI I DIRITTI SINDACALI.

PARTECIPATE ALL’ASSEMBLEA DI SABATO 11 NOVEMBRE SCIOPERATE IL 17 NOVEMBRE

SLAI COBAS
Coord. Provinciale di Chieti - SEVEL VAL DI SANGRO

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