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Verso la vittoria

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(6 Ottobre 2012) Enzo Apicella
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    (La rivoluzione bolivariana)

    Si è costituito il coordinamento nazionale bolivariano!

    (19 Dicembre 2006)

    Il 25 ed il 26 novembre 2006 si sono incontrate, al Centro Popolare Autogestito di Firenze-Sud, decine di organizzazioni, collettivi, associazioni, centri sociali, comitati e singoli compagni provenienti da diverse regioni d'Italia.

    In un clima costruttivo e propositivo, sono state analizzate a fondo le molteplici dinamiche che caratterizzano il processo bolivariano antimperialista in corso in America Latina attualmente, nonché le particolarità dei diversi processi che nei vari paesi presentano, a seconda dei casi, tempi e modi diversificati nella lotta di liberazione nazionale e sociale condotta dai rispettivi popoli.

    I partecipanti all'assemblea nazionale di solidarietà internazionalista con le lotte dei popoli latinoamericani hanno inoltre sviscerato i nessi ed i reciproci impatti tra il processo di cambiamento in corso in America Latina, da una parte, ed il contesto mondiale, dall'altra, rivolgendo l'attenzione in particolare verso la situazione altamente conflittuale e resistente che caratterizza il Medio Oriente in questa fase.

    Tale analisi, il cui approfondimento è stato reso possibile anche grazie agli interventi qualificati di tre compagni latinoamericani (uno dalla Colombia, uno dal Venezuela ed un altro ancora dall'Argentina), ha portato i partecipanti a ribadire sostanzialmente due aspetti: in primo luogo, la portata strategica delle lotte dei popoli latinoamericani nel quadro delle lotte antimperialiste ed anticapitaliste su scala mondiale, ed in secondo luogo l'urgenza di articolare, sul piano nazionale, un ambito coordinato di sostegno internazionalista al processo bolivariano in Latinoamerica.

    Dopo un giorno e mezzo d'interventi, dibattito e riflessioni su questi ed altri aspetti, è stato deciso unanimemente di dare vita al Coordinamento Nazionale Bolivariano, quale strumento ed ambito per coordinare iniziative, campagne e mobilitazioni su scala regionale e nazionale in sostegno alle lotte dei popoli latinoamericani.

    Il neonato Coordinamento, il cui spirito è quello dell'internazionalismo tra i popoli e della solidarietà di classe, afferma il proprio appoggio alla lotta dei popoli latinoamericani per la seconda e definitiva indipendenza, sottolineando l'eroica resistenza guerrigliera e popolare contro il narco-fascismo di Uribe Vélez in Colombia, lo straordinario processo di cambiamenti nel Venezuela bolivariano e la tenace battaglia di Cuba socialista contro il blocco statunitense.

    Il Coordinamento afferma con forza il pieno rispetto delle più diverse forme di lotta che i popoli, e le loro organizzazioni, hanno deciso o decideranno sovranamente di adottare per condurre la battaglia contro l'imperialismo statunitense -ma non solo- e le oligarchie nazionali.

    Il Coordinamento, inoltre, raccoglie e fa propria la spinta positiva di unità e convergenza delle lotte che, dal Rio Bravo alla Patagonia, si stanno consolidando sotto la bandiera del bolivarianismo, come dimostrano ambiti quali la Coordinadora Continental Bolivariana e le più diverse forme di coordinamento continentale tra lavoratori, contadini, indigeni, studenti, donne, ecc.

    Concretamente, il Coordinamento Nazionale Bolivariano articolerà nei prossimi mesi il proprio intervento lanciando due campagne:

    1) una, di denuncia dei piani neo-coloniali di Washington e del Pentagono in America Latina, come il Plan Colombia, i Trattati di Libero Commercio (TLC), ecc., nonché del ruolo di supporto agli stessi -talvolta meno evidente ma ugualmente finalizzato al saccheggio- giocato dall'Unione Europea o da alcuni dei suoi Stati membri in particolare.

    2) l'altra, di sostegno ai prigionieri politici latinoamericani: alcuni detenuti illegittimamente negli USA, come ad esempio Simón Trinidad e Sonia, combattenti bolivariani delle FARC-EP sequestrati, estradati e processati con montature e menzogne, o i cinque cubani, incarcerati e condannati a pene terribili per essersi adoperati contro il terrorismo del connubio CIA-mafia cubana di Miami; altri, detenuti nelle più diverse carceri del continente, come i prigionieri peruviani, mapuches, colombiani, messicani, argentini, ecc.

    Queste due campagne, che verranno sviluppate con iniziative locali di controinformazione, documentazione, denuncia e sensibilizzazione, saranno i due fili conduttori di un lavoro che avrà una prima verifica il prossimo febbraio, quando il CNB si riunirà nuovamente a Firenze, e che sfocerà in una grande mobilitazione nazionale che si terrà a Roma nel maggio 2007.

    Il Coordinamento Nazionale Bolivariano, quale ambito ampio ed aperto di solidarietà internazionalista, lavorerà inoltre per allargarsi ed estendersi, così come per rendere sempre più nutrita la partecipazione a questo irrimandabile sforzo collettivo di sostegno alle lotte dei popoli latinoamericani.

    Alerta que camina la espada de Bolívar por América Latina!

    coordinamento nazionale bolivariano
    cnbita@yahoogroups.com

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