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Dopo Timisoara i padroni veneti conquistano anche Bucarest

articolo di liberazione

(19 Febbraio 2002)

Se Timisoara è ormai riconosciuta come l'ottava provincia del Veneto, Bucarest è candidata a diventare la nona. Verso la capitale della Romania, infatti, sono in viaggio almeno 100 piccole aziende veneziane aderenti all'Apindustria che, per favorirne l'inserimento, ha aperto uno sportello nella capitale e ha siglato un accordo con l'omologa associazione di categoria rumena.

Lo sbarco in Romania da parte delle 100 imprese veneziane - 80% metalmeccaniche e il restante 20% della chimica, edilizia, gomma e plastica - è finalizzato a favorire sì la delocalizzazione (per risparmiare sul costo del lavoro) «ma soprattutto - è stato spiegato - l'internazionalizzazione, con joint venture tra imprese veneziane e rumene».

La scelta di Bucarest sarebbe stata fatta perché Timisoara comincia ad essere satura. Bucarest è poi la capitale del Paese, conta 3,5 milioni di abitanti, c'è un'Università con cui collaborare ed è toccata dal Danubio che è la migliore via di comunicazione dell'area.

Necessario comunque, secondo l'Api di Venezia, che il Veneto venga collegato meglio con la Romania e l'Est Europa: da qui la richiesta di un nuovo servizio ferroviario e di linee aeree dirette, anche in funzione di analoghe operazioni nell'area balcanica.

Fonte

  • (da Liberazione)

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