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(14 Luglio 2011) Enzo Apicella
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Apello per la participazione al Newroz 2007

(23 Dicembre 2006)

Una forte presenza internazionale, italiana in particolare, per sottolineare l’importanza della difesa di valori comuni a tutti i popoli e a ogni cultura e, soprattutto, per contribuire a salvare Hasankeyf, che è un patrimonio d’inestimabile valore storico-culturale per l’umanità intera.

Il 2007 sarà per i kurdi un anno importante sotto molti punti di vista. E ovviamente non mancheranno le difficoltà. La situazione attuale in Irak comporta delle conseguenza per tutti i popoli dell’area mediorientale; vi saranno prevedibilmente effetti non soltanto per i kurdi iracheni, ma anche per quelli che vivono in Siria, Iran e Turchia. Basti pensare che il 2007 è l’anno nel quale si dovrebbe definire lo status della città di Kirkuk: si tratta di questione di cruciale importanza per l’intera politica interna irachena. A Kirkuk vivono, molteplici etnie, ed è importante gettare buone basi affinché la convivenza fra esse possa proseguire. Rilevanti sono anche i rapporti che l’Irak saprà costruire con tutti gli stati limitrofi, in particolar modo con la Turchia.

Riguardo al conflitto turco-kurdo è intervenuta alla fine del 2006 la proclamazione del quinto cessate-il-fuoco unilaterale da parte del movimento kurdo. L’invito di Abdullah Ocalan è stato raccolto dalle Forze di Difesa popolare – HPG –, dal Kongra-Gel, dalla società civile kurda, che si esprime attraverso il Partito della Società Democratica e da una grande varietà di associazioni. La popolazione kurda ha espresso nel 2006 la profonda convinzione che tuttora Abdullah Ocalan è rappresentante della sua volontà politica (milioni sono state le firme raccolte al riguardo!) e chiede alle autorità turche, che si facciano tacere le armi e fermate le azioni militari.

Al momento la situazione politica in Turchia appare fluida, e la possibile risposta positiva delle autorità all’offerta di cessate-il-fuoco tarda a prender corpo; tuttavia del cessate-il-fuoco si discute anche nella società civile turca, tra gli intellettuali e in alcuni circoli politici: non vi è più la preclusione assoluta dal passato, al riguardo. Molta attenzione è dedicata alle elezioni parlamentari, che avranno luogo nel prossimo autunno. La popolazione di etnia kurda riuscirà a ottenere una rappresentanza politica istituzionale? Vi è incertezza al riguardo, poiché permangono le clausole legali di sbarramento e anche un atteggiamento di chiusura verso i partiti kurdi.

I rapporti UE-Turchia sono in una fase difficile; ora, più che mai, è necessario che nell’ambito del negoziato per l’adesione della Turchia si faccia rientrare il tema delle condizioni di vita della popolazione kurda. La popolazione kurda, del resto, ha appoggiato sin dall’inizio con entusiasmo gli sforzi intrapresi dalle autorità turche nel cammino di avvicinamento all’Unione Europea.
Il patrimonio culturale (storico, archeologico, linguistico) dei kurdi va preservato: esso ha antichissime origini e appartiene al popolo kurdo, ma anche all’intera civiltà umana. Pertanto tutti sono chiamati ad adoperarsi in concreto, per far sì che un grande simbolo di quel patrimonio, il sito archeologico di Hasankeyf, non venga sommerso per far spazio all’invaso d’una enorme diga. Pertanto si sta già lavorando affinché le delegazioni della società civile kurda, turca e dei Paesi europei convergano ad Hasankeyf nel prossimo mese di marzo 2007. Ricordiamo che in marzo vi è un grande appuntamento di rilievo mondiale: la Giornata Internazionale dell’Acqua.

Tutte queste situazioni bene illustrano come il 2007 sia destinato a essere un anno di sensibile importanza; in tale contesto anche il Newroz che si festeggerà il 21 Marzo assume sin da ora un ancor più accresciuto significato di simbolo di libertà. Per essere testimoni di questa forte richiesta di libertà, è necessario raccogliere l'appello alla partecipazione più numerosa!

PARTECIPATE NUMEROSI!!!

Ufficio d'informazione del Kurdistan in Italia

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