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(23 Dicembre 2006)
Le dichiarazioni del neoeletto segretario del PSd’Az Efisio Trincas (destra sardista), sulla negazione dei diritti delle coppie omosessuali e la difesa della “ famiglia tradizionale “, sono espressione di un pensiero intollerante, frutto di pregiudizi, e perciò privi di fondamento e riscontro scientifico. Tutto ciò è estremamente dannoso, oltre che per gli omosessuali, per tutta la società sarda. Un tale pensiero e una tale azione politica sono estranei alla tradizione libertaria ed egualitaria del PSd’Az, che oggi è difesa e rivendicata dai militanti del partito che hanno criticato duramente le posizioni di Trincas e promosso iniziative di dissenso: anche il sardista moderato, e consigliere regionale, Beniamino Scarpa si è autosospeso dal partito “ in attesa di un urgente chiarimento formale” con il segretario. La stampa riferisce che alle dichiarazioni di Trincas sono inoltre seguite “dimissioni… comunicati, e prese di posizioni pesanti”, tra cui quella del segretario della sezione di Cagliari “Riscossa sardista- Cagliari centro”, Gianni Ruggeri: “le valutiamo gravi nel merito e lontane dai principi di uguaglianza e di tutela delle diversità contenute nella storia e nello Statuto del partito. Questa sezione, la cui vicesegretaria è Laura Grasso, già presidentessa regionale di Arci gay e storica militante nella difesa dei diritti degli omosessuali, esprime le proprie scuse a coloro che si vedono negati spazi di uguaglianza civile e tutela delle proprie scelte affettive” .Trincas è stato infine costretto ad affrontare una discussione sui temi in questione in un incontro convocato ieri a Cagliari, dove i militanti del PSd’Az che lo hanno contestato, e i militanti sardi per i diritti degli omosessuali, hanno condiviso le loro posizioni e le critiche al segretario.
Innanzitutto Efisio Trincas dovrebbe chiarire che cosa intende per “famiglia tradizionale” , e cosa intende per “coppie normali” con capacità e diritto esclusivo di costituire “famiglie normali”. Le forti reazioni alle sue dichiarazioni lo hanno subito costretto a tentare di correggere la sua espressione “coppie normali”, che comporta un’idea di corrispondenti “coppie anormali”, quali sarebbero le coppie di omosessuali. Ma, intanto, l’espressione che Trincas si è lasciato sfuggire, rivela bene tutta l’ignoranza e l’intolleranza del suo pensiero, e in ogni caso la tentata correzione con “il termine coppie o famiglie tradizionali” non cambia la sostanza della sua posizione, perché mantiene la discriminazione. La sua posizione, per cui bisogna “ difendere la famiglia tradizionale” e solo quella, non ha alcuna giustificazione scientifica, e Trincas dovrebbe quindi chiarire su quale altro tipo di giustificazione la fonda. Gli studenti e le studentesse universitari sardi conoscono oggi dalla psicologia dello sviluppo, che elementi essenziali per il buon sviluppo del bambino sono la cura, l’affetto, e la guida dei genitori, che possono essere i genitori biologici o le persone che ne assumono il ruolo. Dato che non esiste una differenza della capacità di dare affetto, cura e guida, tra eterosessuali e omosessuali, entrambi hanno, e devono vedersi riconosciuto, uguale diritto ad amarsi e ad avere figli. Le idee differenti sono solo frutto di pregiudizi e di modelli di società che tra l’altro non riconoscono e non comprendono la realtà di fatto: vorremo capire come farebbe Trincas a spiegare questa sua idea di normalità e di conseguente anormalità della famiglia, ai giovani, e ai giovanissimi sardi della società di oggi, tra cui molti figli di genitori separati, figli di genitori omosessuali, figli di immigrati con idee di famiglia spesso differenti dalla nostra, o omosessuali e lesbiche loro stessi. La stessa posizione di Trincas è difesa, recentemente con molta energia, anche da Berlusconi, dal Vaticano e dai peggiori sanfedisti. Al di la dei pregiudizi di Trincas, si è invece iniziato a discutere, anche se ancora in maniera inadeguata, del fatto che la cronaca registra che numerosissimi casi di violenza, le cui vittime sono sempre donne e bambini, si verificano all’interno delle famiglie “tradizionali”.
23/12/06
Carmen Sanna
sezione di Ozieri del Movimento Costitutivo per il Partito Comunista dei Lavoratori
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