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L'Islanda riconosce lo Stato Palestinese

L'Islanda riconosce lo Stato Palestinese

(3 Dicembre 2011) Enzo Apicella
Martedì scorso il parlamento islandese ha votato a favore del riconoscimento dei Territori Palestinesi come stato indipendente.

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ancora sulla manifestazione del 18 novembre

(16 Dicembre 2006)

Le polemiche accese dopo la manifestazione del 18 novembre hanno prodotto alcune prese di posizione che riflettono una distanza tra il nostro principale obiettivo politico (mobilitarsi contro l'imperialismo attraverso l'appoggio alle resistenze e la solidarietà ai popoli, in primis palestinese) e quello di altri compagni e realtà, che privilegiano in questo momento la ricerca di sponde nel governo guerrafondaio e filo-sionista Prodi piuttosto che il confronto con quei compagni che da anni si sono spesi incondizionatamente al fianco della resistenza palestinese.

Prendiamo atto di questa scelta, a nostro avviso miope, con la serenità che ci deriva dall'inesistenza di spazi di manovra all'interno del riformismo, a meno di svendere il proprio patrimonio politico e la storica lotta del popolo palestinese per quattro soldi.

Come avevamo previsto, la salita al potere del centrosinistra sta ponendo più in alto l'asticella della coerenza nella lotta antimperialista, contribuendo a far chiarezza tra chi crede di poter trovare degli amici tra coloro che hanno distrutto la Jugoslavia (D'Alema-Diliberto) e ora si accingono a fare in Libano il lavoro sporco per Israele, e chi i propri amici se li va a cercare tra i resistenti di ogni latitudine, per rafforzare in questo paese uno spazio politico incompatibile al capitalismo e alle sue sirene.

Viste dunque le prese di posizione assunte, la partecipazione del comapgno Shokri al Coordinamento di lotta per la Palestina non è in questo momento piu'compatibile con gli obiettivi e la pratica che da anni il coordinamento porta avanti. Il Coordinamento di lotta per la Palestina continuerà a lavorare come nel passato, al fianco dei compagni e delle realta' che assieme a noi vorranno porsi nella lotta contro l'imperialismo, italiano in primis, senza fare sconti a presunti amici nel governo, per rafforzare la contrinformazione e la mobilitazione solidale con i popoli che resistono.

Coordinamento di lotta per la Palestina - Milano

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