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Ancora questa dolorosa parola, desaparecido

(30 Dicembre 2006)

Prosegue la reazione brutale dei militari argentini implicati nell’ultima dittatura, decisi a farla pagare ad ogni testimone nei processi al loro carico per le atrocità commesse in quel periodo, e non solo.

Luis Gerez, lavoratore edile di 50 anni, ex militante della Gioventù Peronista negli anni 70, e oggi membro del Movimento Evita e della Commissione per la Memoria di Campo de Mayo (campo di sterminio durante la dittatura) e “scomparso”. Denuncia la famiglia che manca da mercoledì sera quando usci intorno alle 20.00 ora argentina, per comprare alimenti.

Gerez fu testimone chiave nel processo parlamentare contro l’ex commissario Luis Patti, repressore durante la dittatura e oggi dirigente politico. La sua testimonianza evitò che Patti assumesse come Deputato Nazionale.
Gerez dichiaro di essere stato torturato nel commissariato d’Escobar, nella provincia di Buenos Aires, dallo stesso commissario, mentre lo tenevano legato ad un letto.

Durante quest’ultimo mese, Gerez denuncio di essere stato minacciato più volte, lui e la sua famiglia, tagliate le gomme della macchina e uno sconosciuto gli puntò una pistola mentre guidava. Le denuncie di queste minacce le presento durante una manifestazione davanti al parlamento argentino, dove si chiedeva la ricomparsa in vita di Julio Lopez, l’altro testimone chiave nel processo contro Etchecolatz (capo della polizia durante la dittatura), Desaparecido dal 18 settembre ultimo, per il quale si stanno realizzando una gran quantità di manifestazioni e iniziative, in Argentina e in Europa.

Lo Stato “democratico” argentino mantiene nei suoi apparati di sicurezza 6000 militari, che formarono parte degli squadroni della morte e operarono nei 365 campi di sterminio dislocati in tutto il paese durante l’ultima dittatura. Nelle pieghe dello Stato continuano ad organizzarsi, operando con la barbarie che li contraddistingue e per favorire gli stessi interessi di sempre.
Il Governo argentino, che sì auto proclama “governo dei Diritti Umani”, fu incapace di ordinare una ricerca seria di Julio Lopez, al quale si sommò Luis Gerez.
La responsabilità del governo è evidente: pretendiamo da lui la ricomparsa in vita dei due compagni Desaparecidos, lo smantellamento dell’apparato repressivo della dittatura e la realizzazione dei processi contro i militari.

Ni olvido, ni perdon, juicio y castigo a los culpables.

Udine-Italia 29 Dicembre 2006

Ass. Argentina Vientos del Sur
www.vientosdelsur.org

Fonte

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