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(27 Gennaio 2007)
Quarantotto decessi per esposizione all'amianto accertati tra i circa 500 lavoratori, dall'inizio degli anni 60 fino a metà anni 80, alla Casaralta di Bologna, l'ex officina che si occupava della coibentazione delle carrozze delle Ferrovie dello Stato.
I dati sono stati resi noti da Loris Costellati, medico del lavoro dell'Ausl di Bologna, nel corso del processo che si è aperto ieri davanti al giudice Donatella Santini e che vede imputato l'ingegner Carlo Farina, ex direttore generale della Casaralta.
L'accusa è omicidio colposo plurimo per la morte di 9 lavoratori stroncati dall'esposizione alle fibre del minerale cancerogeno utilizzato in officina per almeno 20 anni. Tra i 48 casi, tre sono di asbestosi, 22 di carcinomi polmonari e 27 mesoteliomi pleurici.
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