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(7 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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(No basi, no guerre)

La base “Bipartizan” al Dal Molin ed i compiti del movimento contro la guerra.

(2 Febbraio 2007)

Giovedì 1 febbraio 2007: con 152 si e 146 no il Senato della Repubblica italiana approva l’OdG della casa delle Libertà sulla base USA a Vicenza. Il centro destra ringrazia e concorda con la linea di politica estera del governo di centro sinistra.
Le popolazioni scendono in piazza, urlano a gran voce un no secco e risoluto a scelte di guerra e che deturpano i territori, il “palazzo” le ignora e si muove in sintonia con i poteri forti interni e transnazionali.

In questa contrapposizione tra istanze popolari e ceto politico “bipartizan” il drappello di deputati e senatori della cosiddetta “sinistra radicale” perde ogni ruolo e autonoma capacità di manovra: Quanto ancora potrà durare la pantomima tra il no nelle assemblee pubbliche e il si al governo che vara i cantieri della nuova base U.S.A. di Vicenza?

La determinazione e la trasversalità delle scelte in politica interna ed estera, gli opportunismi e le doppiezze del ceto politico "pacifinto", la materializzazione delle strategie di guerra sui territori, con le basi, la legge finanziaria e le cosiddette “missioni di pace” evidenziano la portata dei compiti che il movimento contro la guerra ha di fronte.

Le grandi manovre in atto, in Italia e in tutta l’area che circonda le martoriate terre mediorientali, preconizzano un futuro di grandi sconvolgimenti bellici, contro i quali potremo incidere solo attraverso strategie all’altezza della minaccia.

Un incisivo contrasto a queste politiche di morte passerà necessariamente attraverso l'unione di tutte le forze coerentemente antimilitariste e pacifiste, libere dalla sindrome del “governo amico”, determinate ad affrontare una stagione di lotte risolute ed indipendenti, orientate dagli obiettivi storici del movimento, che parlano di pace con giustizia sociale, di chiusura di tutte le basi di guerra, di disarmo unilaterale, di uscita dell’Italia dalla NATO, di ritiro incondizionato di tutte le truppe, di solidarietà alle resistenze dei popoli occupati, di risarcimento dei danni alle popolazioni colpite dalle aggressioni militari, di un No alla guerra senza se e senza "riduzione del danno".

In questo percorso ricompositivo la manifestazione nazionale del 17 febbraio a Vicenza sarà una prima importante prova di forza nel lungo percorso di resistenza che ci attende.

Il convegno “Disarmiamoli” del prossimo 10 febbraio a Bologna sarà il nostro contributo alla costruzione di un confronto tra le realtà italiane impegnate nella lotta contro basi e militarizzazione dei territori, con l’obiettivo di costruire una forte rete nazionale, in grado di leggere ed interpretare le tendenze in atto, dotando degli indispensabili strumenti di analisi ed organizzazione il nuovo movimento contro la guerra.

Convegno nazionale “Disarmiamoli” - Bologna 10 febbraio ’07
Cantiere sociale Katia Bersani, Via Fioravanti 14 – Quartiere Navile
(dietro la Stazione centrale)

I lavori del Convegno inizieranno alle ore 9,30 - ore 13 pausa pranzo - ore 14 ripresa lavori – ore 19 conclusioni
Per info e contatti 3389255514

Il Comitato nazionale per il ritiro delle truppe italiane

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