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Pro mutuo mori

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(19 Settembre 2009) Enzo Apicella
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afghanistan chiama italia....

italia chiama afghanistan

(3 Febbraio 2007)

..un vero disastro

in questi giorni, su vari siti che parlano di afghanistan, si leggono notizie allarmanti, sia per la qualità delle informazioni, che per l'analogia con l'italia di un tempo, che credevamo passato, ma che invece si perpetua indissolubilmente e inossidabilmente; notizie allarmanti per il popolo afghano: parlo della pacificazione sociale post guerra (sic).

qui si parla della guerra, o meglio delle guerre, intercorse con l'urss e tra le varie etnie, via via fino ad arrivare all'invasione nordamericana.
la pacificazione viene intesa come ricerca di pace sociale e sopratutto come ''dimenticanza'' degli orrori passati, come oblio dello sfruttamento del territorio, come noncuranza del fatto che ''lamerica'' da amica si è trasformata in nemica dopo aver depredato tutto il paese e aver corrotto tutto ciò che era corrutibile (chi glielo va a dire a tutti gli afghani che quella è un mostro a 7 teste, onnivoro?), come naturalmente perdita di identità, ma sopratutto come indifferenza a chi, per ogni afgano, è il suo vicino: ecco l'analogia con l'italia!

per dirla all'italiana, in afghanistan è sorta una dc locale, che annebbiando la mente di tutti, tutti governerà verso il prossimo sfacelo...fintanto che i potentati militar- economici stranieri e invasori non deturperanno il paese ma sopratutto le coscienze ''del sè'', portando a delegare tutto ad altri.

non è forse che noi italiani col Padrone non siamo come gli afghani? quale differenza passa tra un fascista italiano protetto dall'america dal 1946 in poi e un signore della guerra di là che ha commerciato con il Padrone? quale differenza tra karzai e prodi e berlusconi?

ovviamente nessuna!

quale differenza tra la popolazione afghana e quella italiana, suddita mentalmente, e impaurita intrinsecamente su cosa possa pensare il Padrone, allorquando le proprie idee e aspirazioni di democrazia e indipendenza del territorio, si scontrano con i Suoi interessi privati?

ovviamente nessuna!

quante probabilità sul lungo termine abbiamo di non fare la fine dell'afghanistan e dell'iraq, se non proprio militarmente (ma non ci metterei la firma), sicuramente politicamente e socialmente, tanto da pensare col senno di poi che allora (oggi) eravamo liberi?

per finire: per nessun motivo recarsi ancora alle urne, incontrarsi con i migranti e noi ''assimilare'' da loro, e fare politica dalla strada come movimenti.

saluti comunisti

carlo corbellari

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