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il pane e le rose

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A Stefano Chiarini

(6 Febbraio 2007)

Ci sono vite che pesano come piume,
altre che pesano come montagne,
ci sono uomini che vivono per se stessi,
altri che vivono per l’Umanità.

Un compagno è morto ma vivo resta
nei nostri cuori e nelle nostre menti.

Un compagno che tutta la vita
ha dato per difendere i dannati della terra,
un compagno che sempre ha lottato
contro l’ingiustizia, contro la guerra

dei padroni della terra, un compagno
che con la parola e la penna,
in Palestina, in Libano. in Irak,
le bandiere ha alzato dei diritti, delle libertà.

Un compagno è morto ma vivo resta
nei nostri cuori e nelle nostre menti :
il suo nome onoriamo nell’esempio, nella memoria.


5 Febbraio 2007

Gian Luigi Nespoli

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