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L'esercito "più morale del mondo"... festeggia

L'esercito

(17 Settembre 2009) Enzo Apicella

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(Palestina occupata)

Per Stefano Chiarini

(6 Febbraio 2007)

Alla famiglia di Stefano Chiarini
Ai suoi amici e compagni
Ai membri del Comitato (Per non dimenticare Sabra e Chatila)


Vogliamo essere vicini a Voi e vicino a Stefano che ha vissuto nelle viuzze dei campi profughi palestinesi e nel campo di Chatila e per tutta la dimensione della causa palestinese.

Stefano non era un testimone ma ha messo la penna di fronte ai proiettili, contro la morte e per tenere viva la memoria dei nostri caduti contro il dimenticatoio ed il silenzio.

Abbiamo conosciuto Stefano che è stato sempre vicino a noi, nei momenti di grande paura anche di disperazione ma soprattutto nella nostra lunga attesa di incontrare un sogno in comune che è la libertà. Stefano è un italiano con un cuore palestinese, ha combattuto sul fronte della memoria per non dimenticare il genocidio, la patria e la resistenza.

Alla sua famiglia vogliamo dire che Stefano ha voluto appartenere ad una grande famiglia che è l'umanità ed ha avuto un'identità che è la coscienza che non muore mai e noi saremo la continuazione dello spirito col quale lavorava Stefano, per non dimenticare chi non ha dimenticato i nostri caduti.

Stefano,tu rimarrai vivo nella nostra memoria per sempre.

Permettici si salutarti come facciamo con tutti i nostri cari avvolgendoti con una kefia che per noi è il simbolo di orgoglio e dignità per tutti gli uomini come te che hanno lottato per un'umanità libera e giusta.

Tu hai sempre avuto un grande cuore, hai voluto abbandonarci presto, soprattutto in un momento in cui abbiamo molto bisogno di te perché la nostra strada è lunga. Sarai sempre con noi il 27 settembre di ogni anno, diremo a tutti che tu sei presente, che tu sei un fiore nel cuore di tutti i palestinesi.

Stefano ci hai insegnato una lezione che non dimenticheremo e che trasmetteremo alle future generazioni: quando i cuori sono grandi come il tuo, scompaiono le frontiere e si costruiscono i ponti per mano di uomini semplici come te perché in fondo noi siamo fatti di valori e posizioni coraggiose come le tue.

Ti salutiamo e ti promettiamo di continuare sulla tua strada per sconfiggere i nemici dell'umanità e per realizzare la nostra libertà.

A te la gloria e alla nostra causa la vittoria.

04 febbraio 2007 - Beirut

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
I figli dei campi profughi nel Libano

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