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Don Riccardo Seppia

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(20 Maggio 2011) Enzo Apicella
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(L'oppio dei popoli)

Giorgio Napolitano non mi è simpatico

(5 Gennaio 2007)

Giorgio Napolitano non mi è simpatico come non mi era simpatico Carlo Azeglio Ciampi, il presidente che, contro la Costituzione, avvallò l'intervento militare dell'Italia in Iraq.
Napolitano non mi è simopatico come non mi sono simpatici tutti i dirigenti ex-comunisti che opportunisticamente convinti di aver "sbagliato" tutto nella loro vita, nonchè di aver indotto milioni di altre persone a "sbagliare", sono passati armi e bagagli in campo avverso.
Ma Napolitano non merita simpatia per una ragione in più.
Se si possono capire le pulsioni cattoliche di Fassino e della di lui consorte Anna Serafini, se si può comprendere la "ricerca di Dio" di Bertinotti che immagino più facile adesso che sta sul seggio più alto di Montecitorio, la posizione di Napolitano non mi va proprio giù.
Come Presidente di una repubblica composta non soltanto da cattolici ma anche da chi professa altre religioni ovvero non ne professa alcuna perchè non credente, dovrebbe non solo difendere ma esaltare il carattere laico dello Stato, dovrebbe evitare di prostrasi, ogni qualvolta se ne presenta l'occasione, alle parole di papa Ratzinger un pontefice ben noto per il suo fondamentalismo dottrinale ( peraltro non minore di quello del suo predecessore Giovanni Paolo II di cui fu autorevole ispiratore ).
Anche nel discorso di fine anno, pur apprezzabile per taluni limitati aspetti, Napolitano è stato tanto ossequioso quanto reticente nel rivendicare la piena sovranità dello Stato nella sua produzione legislativa e nel pretendere "apertis verbis" la non interferenza vaticana, nelle sue varie articolazioni anche locali, nei confronti dell'attività statuale. Una interferenza che negli ultimi mesi - vigente il governo Prodi - è diventata ancor più pressante di quanto non si sia verificato in occasione del referendum sulla fecondazione assistita con il governo Berlusconi.
Il Pontificato di Benedetto XVI e l'attività dei suoi pro-consoli sia nella maggioranza che nella minoranza parlamentare, l'inerzia e la complicità anche di una parte di sedicenti laici quali i Napolitano, i Fassino e i Bertinotti, fanno rimpiangere il "non expedit" di Pio IX e pongono all'ordine del giorno un urgente recupero dello spirito laico , anche di quello che ispirò gli avvenimenti del lontano 1870

Lucio Costa

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