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Il ricatto

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(20 Giugno 2010) Enzo Apicella
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Pensioni, uragani e scippi: Katharina? No Emma!

Non un uragano contro le coste americane, ma un uragano contro le donne.

(6 Febbraio 2007)

La Ministra radicale-socialista Emma Bonino, nel dibattito (!) sull'ulteriore aumento dell'età pensionabile, dopo lo scalone del Governo Berlusconi, ha proposto di portare l'età pensionabile delle donne alla pari di quella degli uomini. Secondo la Ministra della Rosa nel Pugno la parità si ottiene peggiorando ulteriormente la condizione della donna che poi aggiunge che "le donne vivono più degli uomini" ed alcune "famose" donne economiste legate alla Confindustria si sono precipitate a darle ragione(ndr donne miliardarie che non hanno mai provato il lavoro in fabbrica per otto ore a meno di 1000 euro al mese e che dopo le otto ore non devono andare ad accudire la famiglia, i parenti anziani, ecc.... borghesia infame).

Sarebbe il caso di dire "provare voi a lavorare" (come dice una famosa canzone operaia) otto ore in fabbrica e poi a mettervi a fare tutti i lavori domestici, ma è il risultato del LIBERISMO che tutti dicono di combattere (a chiacchiere) e che quasi nessuno combatte sul serio ed è il senso vero del Riformismo del Governo Prodi-Epifani che sta mettendo in atto tutto quello che i padroni chiedono e che il centrodestra non ha fatto fino in fondo. Questo avviene nel silenzio di CGIL, CISL e UIL che a pranzo con il Governo domenica 21 gennaio (per far vedere che loro lavorano anche i giorni di festa) discutevano di aumento dell'età pensionabile "perché la vita media si è allungata" e quindi si può morire di lavoro anziché di vecchiaia.

Epifani, Bonanni ed Angeletti (giustamente fischiati a Mirafiori) anche per consentire il mantenimento della disoccupazione giovanile, hanno detto: "IL SINDACATO NON DICE NO AD UN INNALZAMENTO GRADUALE" ma non dicono che hanno sottoscritto un recente Accordo con il Governo per cui la pensione scenderà dal 74% al 68% dell'ultima retribuzione. E questo avviene anche col silenzio della finta sinistra radicale (Rifondazione, Verdi e Comunisti Italiani) che si limitano a chiedere l'aumento delle SOLE pensioni minime, cioè di chi non ha tutti i contributi.

E' ovvio che vanno sconfitti e che è necessario lottare ma è ovvio anche che non ci si può lamentare e poi continuare a dare forza a questi signori con le deleghe sindacali e con il voto ai loro candidati politici. Alternativa Sindacale DICHIARA UN FORTE E CHIARO NO E CHIEDE LA RIDUZIONE DELL'ETA' PENSIONABILE ATTUALE PER TUTTI COLORO CHE FANNO UN LAVORO MANUALE O USURANTE ED IL RINNALZAMENTO DELLE PENSIONI AL 75% DELL'ULTIMO SALARIO.

CIRCA LO SCIPPO anticipato del T.F.R. si vuole far presente che Governo e Sindacati concertativi stanno promuovendo i Fondi Pensione come soluzione all'immiserimento dei pensionati, mentre per i dati conosciuti per i 4 anni 2000-2003 la rendita dei Fondi Pensione è stata del 5,25% mentre la rivalutazione del TFR è stata del 13,44% proprio perché i fondi privati sono legati all'andamento del mercato finanziario e non danno nessuna garanzia, poiché il Governo non ha imposto per Legge un rendimento minimo. Almeno pari a quello del TFR. Infatti c'è da considerare che la Nextra, la 1° Società dei Fondi Pensioni di proprietà della Banca Intesa, è sotto processo per aver perso 300 milioni di Euro (dei lavoratori) nel crack Parmalat.

Nel ricordare che chi non rispedisce il Modulo, che le Aziende consegneranno insieme ad una prossima busta paga, con la scelta da compiere, sarà automaticamente trasferito ai Fondi Privati con un assurdo sistema del silenzio assenso al contrario, SI CONSIGLIA DI FAR RIMANERE IL T.F.R. IN AZIENDA per il successivo passaggio all'INPS, perché non esiste garanzia migliore e perchè VA RILANCIATA LA PREVIDENZA PUBBLICA.

Vito Fernando Rosa
Segretario di Alternativa Sindacale
(federata all'U.S.I-A.I.T.)

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