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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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Contro il processo di privatizzazione della sanità

No ai tickets sanitari!!!

(10 Febbraio 2007)

Non si compra il Diritto alla Salute in una società democratica, ma esso deve essere garantito a tutti, come è scritto nella Costituzione (art. 32). Allora perché questo governo, che pure aveva promesso un miglioramento dell’assistenza sanitaria per tutti, vara i ticket per i pronto soccorso e consente alla giunta della Regione Campania, di aumentare quelli già esistenti su diagnostica, prestazioni specialistiche ed esami di laboratorio?

Come si fa a pretendere da una persona che arriva in Pronto Soccorso il pagamento della visita se la malattia rilevata non è grave? Chi lo può stabilire prima se non un medico? Quante volte, inoltre, i medici non concordano sulle diagnosi o legittimamente pongono dei dubbi da chiarire con altre indagini diagnostiche?

Il governo dice che questo serve a scoraggiare le prestazioni improprie ed a penalizzare chi non rispetta le liste d’attesa: Ma non ha fatto nulla per creare un filtro capillare a livello territoriale. Dal 1 gennaio 2007 ogni accesso al Servizio Sanitario costa da 28 a 46 euro. Un prezzo quasi equiparabile alla parcella di un medico privato: nella realtà meridionale ove il reddito dei cittadini rasenta spesso i livelli di povertà, questo vuol dire scoraggiare la gente a curarsi ed introdurre il concetto che chi si ammala deve pagare. Da qualche giorno inoltre le farmacie della Campania impongono il pagamento diretto dei farmaci, perché la regione sarebbe inadempiente per i molti debiti contratti da anni . La vera inadempienza, noi sappiamo, è quella di non aver mai istituito un numero sufficiente di farmacie pubbliche e dispensari negli ospedali, per lasciare il monopolio ai privati . In questi stessi giorni i giornali scoprono il degrado degli ospedali pubblici e scatenano una campagna denigratoria e scandalistica contro il Servizio Sanitario, contro i dipendenti pubblici ”fannulloni”, facendo intendere che si vuole moralizzare il settore”; in realtà il messaggio che passa è quello che sarebbe meglio dare l’assistenza sanitaria in mano alle Assicurazioni, come negli U.S.A. L’ossessione dei governi degli ultimi anni, tutti, comunque allineati all’Europa di Maastricht, è proprio la privatizzazione dei settori del welfare: (le cosiddette “riforme strutturali ) questo è il filo comune che unisce l’attacco alle pensioni (riforma Dini), i tickets sanitari sul Pronto Soccorso, le serrate dei farmacisti e lo scippo del TFR . Questo governo non riesce a distinguersi da quello precedente. Solo una grande mobilitazione e l’organizzazione della protesta possono annullare questi odiosi provvedimenti.

-Chiediamo ai medici democratici l’obiezione di coscienza nell’applicazione dei tickets, ponendo la legittima cautela sulle diagnosi di Pronto Soccorso.

-Chiediamo agli utenti di unirsi negli ospedali per rifiutare il pagamento dei tickets nella nostra regione che ,come scritto nell’art.32 della finanziaria regionale 2007, dovrebbe aggiornare le fasce di esenti e risulta ad oggi ancora inadempiente.

-Chiediamo ai dirigenti ospedalieri di sospendere il pagamento dei tickets ove non esista una struttura specifica per il Triage ,con personale professionalmente formato .

-Chiediamo al governo regionale una sospensiva in attesa di chiarimenti sulle fasce esenti ed un incontro con le organizzazioni degli utenti e dei lavoratori.

Assemblea pubblica
Venerdì 23 febbraio 2007 Sala Gemito Ore 16:00


MEDICINA DEMOCRATICA; SINDACATO LAVORATORI IN LOTTA; R.D.B.CUB; SLAICOBAS COORD.PROV. NA , COBAS SANITA’; UNITA’ COMUNISTA; C.A.R.C. P.R.C. CARDARELLI; PRC CIRCOLO MONAlDI; ATTAC NAPOLI E GIUGLIANO; RED LINK, PRC CALORIA; OPERA NOMADI GIUGLIANO; UNIONE INQUILINI; P.D’A.C., SINISTRA CRITICA; LABORATORIO POLITICHE SOSTENIBILI; GIOVANI COMUNISTI PRC NAPOLI; ASS. ARTICOLO 32; LAB. OC. INSURGENCIA; ASSISE DI BAGNOLI; COM. IMMIGRATI NAPOLI;

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