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(13 Novembre 2002)
LUNEDI’ 18 NOVEMBRE ORE 21.00 PALAZZO TOALDI CAPRA VIA PASUBIO - SCHIO (VI)
UNO DEI LAVORATORI DELLA FABBRICA OCCUPATA ZANON, accompagnato da un avvocato, sarà in Italia per illustrare il loro progetto e la situazione argentina e a Schio il 18, unica data nel Veneto.
Gli operai della ZANON sono noti in tutto il mondo per essere stati protagonisti dell’occupazione e dell’autogestione di questa fabbrica a capitale italiano, (che produce ceramica e piastrelle fin dall’epoca della dittatura militare) e che, durante la fase più acuta della crisi, decide di chiudere per spostare i suoi capitali altrove.
Per molti mesi gli operai hanno portato avanti la produzione sotto il loro controllo riuscendo non solo a mantenere l’occupazione, ma anche a dare lavoro a decine di disoccupati, offrendo un importante esempio di resistenza e di solidarietà di classe; esempio seguito da molte altre fabbriche argentine. Tanto che ne è nato un vero e proprio movimento delle fabbriche occupate.
Questo costituisce uno degli elementi più avanzati del variegato fronte di lotta sviluppatosi negli ultimi anni e che a partire dal dicembre 2001, si svilupperà nel movimento dei disoccupati “piqueteros” e nelle assemblee popolari e di “barrio”.
La crisi argentina rappresenta un ulteriore dimostrazione dell’incapacità dei paesi imperialisti di uscire dalla crisi economica e politica che li attanaglia e che porta sempre più i popoli verso il baratro della guerra infinita e permanente.
Negli USA il fallimento del colosso Enron e Worldcom e in Italia il crollo della più grande impresa industriale, la FIAT (che è in procinto di licenziare decine di migliaia di lavoratori tra le fabbriche e l’indotto), sono due esempi significativi a riguardo.
Essendo l’obiettivo di questi lavoratori rendere completamente indipendente la produzione e la vendita, arrivando a produrre le scatole per il confezionamento delle ceramiche:
Facciamo appello a comitati, a delegati, a lavoratori, al sindacalismo di base, per allargare il più possibile la partecipazione e il sostegno anche economico all’iniziativa di questi lavoratori.
10 novembre 2002
GRUPPO PROMOTORE DEL COMITATO ANTIFASCISTA E ANTIMPERIALISTA
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