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Stefano Gugliotta

Stefano Gugliotta

(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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(Storie di ordinaria repressione)

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    antimperialismo, repressione, controrivoluzione, lotta di classe, ristrutturazione, controllo

Siamo comunisti non siamo terroristi!

(14 Febbraio 2007)

Lunedì 12 febbraio 2007 sono state effettuate circa 80 perquisizioni in nord Italia mosse dalla procura di Milano, ordinate dal PM Boccassini, a danno di compagni di diverse realtà politiche, conclusesi con 15 arresti! I capi d’accusa principali sono l’articolo 306 del c.p., ovvero banda armata e il famoso articolo 270 bis, associazione sovversiva con finalità di terrorismo.All’alba del 12 febbraio a Padova, le cosiddette “forze dell’ordine” armate di pistole, mitragliatori e gas accecanti hanno fatto irruzione, in alcuni casi con l’appoggio dei NOCS, in circa 15 case di compagni con altrettante ordinanze di perquisizione. La polizia ha sfondato porte e finestre, messo sottosopra le case, sequestrato ogni tipo di materiali (computer, telefoni cellulari, automobili, materiale cartaceo, foto e quant’altro), nella maggior parte dei casi sono stati perquisiti anche i luoghi di lavoro e le case di qualche genitore. Tutti i compagni, tra cui donne in gravidanza e anziani, sono stati condotti in questura ad attendere per ore le verbalizzazioni con relative schedature, foto segnaletiche e impronte digitali. Questa ingente operazione di repressione diretta dal ministro degli interni Amato e orchestrata ad hoc dal governo Prodi, non a caso avviene dopo una finanziaria criminale, prima della manifestazione contro l’allargamento della base militare e prima del prossimo attacco alle pensioni, contro tutti coloro che svolgono nei posti di lavori, nel territorio, nelle piazze, nelle scuole e nelle università una politica di denuncia e organizzazione contro i falsi amici dei lavoratori e contro la guerra imperialista: il vero terrorista è chi ha sganciato le bombe sulle popolazioni della ex Jugoslavia e che oggi reprime e sfrutta dall’Afghanistan all’Iraq.In questa fase di crisi è quanto mai fondamentale per i padroni e i loro degni rappresentanti prevenire ogni focolaio di organizzazione che sappia dare risposte concrete alle masse e lottare per una società socialista, senza classi né sfruttamento.Gran parte degli arrestati sono avanguardie operaie nel loro posto di lavoro, impegnate quotidianamente contro l’arroganza padronale, le morti bianche, la precarietà e la perdita incessante dei posti di lavoro e le dirigenze della CGIL CISL e UIL (le stesse che sono state fischiate a Mirafiori) non hanno perso tempo a richiedere la sospensione di questi compagni dall’organizzazione sindacale e di solidarizzare con il “magnifico” operato della polizia. Il tutto condito da una campagna stampa nel perfetto stile “sbatti il mostro in prima pagina” per contribuire a creare terra bruciata attorno a questi compagni e ai loro spazi di aggregazione. È un’operazione preventiva che punta a tenere il più possibile i compagni in custodia cautelare e in condizioni di isolamento, del resto negli ultimi mesi le decine di compagni comunisti e anarchici, che sono stati arrestati in diverse inchieste, sono attualmente in elevato indice di vigilanza, scalino inferiore al carcere duro, 41 bis. Questa non è una dimostrazione di forza della borghesia, ma al contrario della sua debolezza politica: debolezza di fronte ad un movimento che si sta sviluppando contro la costruzione delle nuove basi di morte in Italia. L’obiettivo di queste numerose inchieste è quello di impedire il legame tra le rivendicazioni di giustizia delle masse a una prospettiva politica rivoluzionaria.Di fronte all’ennesimo e pesantissimo tentativo di isolare questa parte del movimento rivoluzionario, dividendolo in buoni e cattivi, l’unica risposta possibile e necessaria è la solidarietà di classe. Facciamo appello ai singoli compagni, ai sinceri antimperialisti, ai lavoratori coscienti e al movimento di classe italiano di stringersi attorno ai compagni arrestati e indagati, di portare la solidarietà sotto ogni forma per far fallire questa ennesima provocazione e rispedire al mittente il tentativo di isolamento. Da domani la sede dell’Associazione Nicola Pasian, in piazzetta Toselli, sarà aperta tutte le sere per aggiornare costantemente sullo svolgimento dei processi.

IL VERO TERRORISMO È COSTRUIRE BASI DI GUERRA!
SIAMO COMUNISTI NON SIAMO TERRORISTI, LIBERTÀ PER I COMPAGNI!


martedì 13 febbraio 2007

Centro di documentazione Comandate Giacca
Centro Popolare Occupato Gramigna
Gruppo cineforum pellicole resistenti
Tutti i Compagni e le Compagne degli arrestati

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