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    I precari della scuola contro i tagli del governo

    (19 Febbraio 2007)

    Sicuramente nessuno di noi ha dimenticato quanto il governo di centro-sinistra ha promesso in sede di campagna elettorale: un piano di immissioni in ruolo che avrebbe ben presto posto fine al problema del precariato scolastico. Tali promesse, però, si sarebbero ben presto scontrate con le dichiarazioni, provenienti dal Ministero della Pubblica Istruzione, le quali più che a risolvere l'annoso problema del precariato sembravano mirare all'eliminazione dei precari stessi attraverso l'abolizione delle graduatorie permanenti (chi non ricorda quel "pasticciaccio brutto"?!).

    Rientrato il problema dell'abolizione delle G.P., resta in piedi quello dei pesantissimi tagli che stanno per colpire la scuola pubblica: pare infatti che il Ministro della P.I. Fioroni e quello dell'Economia Padoa Schioppa, dopo un lungo braccio di ferro, si siano accordati per una riduzione degli organici pari ad almeno 11.500 unità. E questo nonostante sia previsto per i prossimi anni un notevole aumento della popolazione scolastica, in numero pari a circa 28.000 alunni.

    I tagli non solo sono in contrasto con il programma con cui l' Unione ha vinto le elezioni, ma testimoniano una mentalità chiusa e ristretta che, invece di pensare alla scuola come una grande risorsa per il futuro del Paese su cui investire, la concepisce come uno spreco di risorse.

    Si parla di tanto di qualità dell'insegnamento, ma sovraffollando le classi di fatto si otterrà l'effetto opposto e cioè lo scadimento dell'offerta formativa ed una minore capillarità nel controllo delle effettive competenze maturate dagli alunni.

    Anche sul fronte disabili si prevedono pesanti tagli ai docenti di sostegno come conseguenza dell' attuazione delle norme sull' accertamento dell' handicap previste dalla finanziaria di due anni fa: sono stati tolti psicologi e assistenti sociali e aumentati i medici, i quali accertano in termini clinici il livello dell’handicap, senza tenere conto della concomitanza di fattori di disagio sociale. Come per miracolo si stanno dimezzando i ragazzi bisognosi del sostegno e dell’integrazione scolastica!!!

    A questo punto ci chiediamo:
    1) Come è possibile fare 150000 immissioni in ruolo in tre anni con questi pesanti tagli agli organici ?
    2) Come è possibile parlare di scuola di qualità con classi che nelle grandi città hanno mediamente 32, 33 alunni, alunni diversamente abili compresi ?
    3) Le donazioni che il ministro Fioroni vorrebbe favorire comporteranno ulteriori diminuzioni degli stanziamenti statali per le scuole pubbliche ?
    4) Tali donazioni costituiscono un tentativo di privatizzare la scuola, visto che si accompagnano all'immissione di imprese e privati vari negli organi di gestione delle scuole ?
    5) Come mai, visto che le entrate fiscali sono in aumento, si insiste con il tagliare risorse alla scuola pubblica ?
    6) Come pensa l'Unione di rivincere le prossime elezioni con questa politica scolastica umiliante nei confronti degli operatori del settore, degli studenti e dei loro genitori ?

    Il popolo della scuola ha votato in modo massiccio per l' Unione perchè sperava in un drastico cambiamento di rotta dopo 5 anni di sciagurata gestione Moratti che ha messo in ginocchio la scuola pubblica: un tradimento di queste aspettative potrebbe costare molto caro ai partiti che sostengono l'attuale governo, a partire dalle prossime amministrative.

    I precari del forum www.precariscuola.135.it chiedono quindi il ritiro dei tagli ed un radicale cambiamento della politica dell' attuale governo che preveda il ritorno di massicci investimenti nella scuola pubblica.

    Fonte

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