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(29 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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Sugli arresti di lunedì 12 febbraio

(21 Febbraio 2007)

Gli arresti di lunedì 12 febbraio, hanno dato il via ad una pesante campagna mediatica sia a livello locale che nazionale contro i lavoratori, i movimenti e le mobilitazioni popolari con l’obiettivo di far passare con più facilità ulteriori peggioramenti sia salariali che sociali per milioni di persone

Senza entrare nel merito di un ragionamento generale sulla giustizia nel nostro paese, va detto comunque che questo attacco è già nella stessa inchiesta di questi giorni, per quanto riguarda l’uso dei reati associativi. Questo inchiesta infatti non persegue soltanto atti specifici di singoli individui, ma anche le opinioni, i pensieri, le amicizie e le conoscenze, utilizzando i reati associativi introdotti a suo tempo dal codice penale fascista e mai abrogati.

Non è un caso che da una settimana si assista quotidianemente a una campagna mediatica tesa a criminalizzare sindacati, centri sociali e mobilitazioni popolari come quella di Vicenza.

Non è un caso che da più parti si sia approfittato di questa inchiesta per attribuire responsabilità politiche agli ideali comunisti, di liberazione dallo sfruttamento e dall’alienazione, di superamento delle attuali classi sociali

Queste critiche vanno respinte. A nostro avviso la responsabilità del progressivo imbarbarimento della società e della politica è il sistema economico, produttivo e finanziario attuale, che non esita a tagliare salari e pensioni, a privatizzare beni essenziali, a scatenare guerre, a peggiorare progressivamente le condizioni materiali di vita e di lavoro delle classi subalterne per perseguire il proprio interesse generale.

Come movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori pensiamo che in questa fase la contrapposizione alla barbarie prodotta dall’attuale ordine sociale non possa che passare per la proposta politica di un partito comunista di massa in grado, seppur nei limiti odierni, di sostenere dialetticamente in tutti i luoghi, l’opposizione alle classi dominanti e ai loro governi, siano essi di centrodestra o di centrosinistra e l’abolizione del modo di produzione capitalistico, dando così una risposta concreta alla richiesta di giustizia sociale di milioni e milioni di persone appartenenti alle classi sfruttate

movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Padova

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