">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

La fatalità dominante

La fatalità dominante

(26 Novembre 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Di lavoro si muore)

Per non dimenticare

(19 Marzo 2007)

Stanislaw Gradalski morto in un magazzino di Spini di Gardolo lo scorso venerdì era emigrato dalla Polonia in cerca in lavoro. Da poco più di un anno lavorava a Trento.

Ha trovato una morte probabilmente evitabile lavorando per una comunità e per una terra che non era la sua. Nessuno, tra tutti quelli che non perdono occasione per criticare strumentalmente gli extracomunitari ed gli immigrati, ha speso una parola di cordoglio e ringraziamento.

Il Sindaco di Trento Pacher non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa, non ha decretato lutti cittadini, non ha indetto cerimonie di commemorazione. Ogni anno centinaia di operai muoiono sul posto di lavoro mentre contribuiscono a produrre i beni che ci occorrono per la nostra vita ed il nostro benessere.

Muoiono mentre compiono, a differenza di tanti speculatori e parassiti, un servizio per la collettività, ma singolarmente, la loro morte, così come la loro vita, contano infinitamente meno di tante altre. Tutto questo può essere solo l’espressione di una società ingiusta ed ipocrita che mette al primo posto gli interessi del profitto e che è distante, nella gestione dell’economia e dello stato, dagli interessi dei lavoratori e della gente comune.

Diciamo basta con le morti sul lavoro, basta con le malattie professionali, basta con il terrore quotidiano con cui i lavoratori devono convivere di fronte alla mancanza di tutele e di sicurezza. Questa guerra subdola contro i lavoratori deve cessare. Bisogna smettere di fare finta di nulla quando si ammala o muore l’ennesimo operaio.

I lavoratori hanno bisogno di uno Stato che li tuteli di fronte ai padroni che hanno tutto l’interesse a risparmiare sulla sicurezza.

I lavoratori hanno bisogno di turni e ritmi di lavoro che consentano un pieno recupero delle energie fisiche e psichiche.

I sindacati confederali stanno abdicando su tutta la linea al loro ruolo di garanti degli interessi dei lavoratori. Gli operai morti pesano sulla loro coscienza oltre che su quella dei padroni e dei politici.

Di fronte a tutto questo è necessario che i lavoratori prendano il mano la difesa dei propri interessi e costruiscano i cobas per dare vita ad un nuovo sindacato.

Sebastiano Pira
responsabile per lo Slai Cobas del Trentino

4792