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Arresti no global: presidi e proteste in tutto il Veneto

articolo di Liberazione

(15 Novembre 2002)

Presidi davanti ai tribunali di Padova e Venezia, e una manifestazione a Vicenza sono stati organizzati contro gli arresti della Procura di Cosenza dal movimento dei Disobbedienti, centri sociali e Rifondazione Comunista.

In una nota diffusa dai Disobbedienti si afferma, tra l'altro, che "e' in atto una montatura giudiziaria scandalosamente falsa nella quale si tende a incasellare eventi politici pubblici, partecipazione a reti sociali e semplici opinioni di attivisti politici in un teorema giuridico esso si' criminale".
"Questa operazione - prosegue la nota - e' stata lucidamente premeditata nei modi e nei tempi, tant'e' che viene lanciata i giorni immediatamente successivi la conclusione dello European Social Forum di Firenze e delle riunioni del tavolo di preparazione del prossimo foro sociale di Porto Alegre".
"Non abbiamo mai istigato a disobbedire - prosegue la nota -, ma abbiamo praticato e pratichiamo la disobbedienza sociale contro leggi ingiuste, liberticide o apertamente razziste e neoschiaviste".

In un'altra nota firmata da centri sociali, associazioni e movimento dei Disobbedienti, si parla di "un gravissimo atto di criminalizzazione nei confronti dei movimenti dopo la straordinaria mobilitazione di Firenze".
"I reati ipotizzati dalla magistratura cosentina - rileva ancora il comunicato - sono gli stessi reati che venivano usati nei tribunali speciali del ventennio fascista contro gli oppositori politici".

Secondo la Segreteria Regionale del Veneto di Rifondazione Comunista, "dopo la sconfitta della campagna terroristica e diffamatoria che aveva annunciato catastrofi e violenze a Firenze, ora la destra che governa il paese tenta la carta della repressione e della criminalizzazione arrestando leader ed esponenti meridionali del movimento no global.
L'obiettivo e' quello di tentare tutte le forme dirette e indirette per spingere alla radicalizzazione dello scontro, ricreare con provocazioni inaccettabili un clima da 'anni di piombo"'.
"Il Partito della Rifondazione Comunista - conclude la Segretaria veneta - esprime la solidarieta' e chiede l'immediata scarcerazione dei giovani colpiti dalla magistratura di Cosenza".

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