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(15 Novembre 2002)
Lo straordinario successo del Forum Sociale Europeo a Firenze non ha bloccato la martellante campagna di criminalizzazione che perseguita, dal Marzo 2001, il movimento antiliberista in generale ed alcune componenti come i Cobas in particolare.
Anzi, le forze che avevano agito senza freni a Genova e che avevano provato ad innescare il meccanismo repressivo anche a Firenze, ricevendo in risposta la pacifica ed oceanica mobilitazione di un milione di persone, tornano alla carica arrestando 20 esponenti del movimento tra i quali Salvatore Stasi e Antonino Compennì dell’esecutivo nazionale della confederazione Cobas ed altri quattro militanti dei Cobas di Cosenza e Taranto: Giancarlo Petrozzi,Giuseppe e Gianluca Sansino e Antonio Brunetti.
L’inchiesta parte da Cosenza (magistrati Plastina e Fiordalisi) si estende a Taranto e tocca anche Napoli con l’arresto del “disobbediente” Francesco Caruso e ricalca l’analoga inchiesta svolta a Taranto nel maggio scorso che aveva già colpito la confederazione Cobas.
Oggi come allora l’imputazione è grottesca: propaganda sovversiva e cospirazione politica per sovvertire l’ordine economico, reati del codice fascista già riesumati negli anni ’70 e che anche allora non ressero al giudizio di merito nei processi.
Tale “cospirazione” che riguarderebbe la rete meridionale del sud ribelle non è suffragata da alcuna prova: è una pura e folle opinione dei magistrati di Cosenza che si baserebbe su del tutto inconsistenti intercettazioni telefoniche. L’intento è comunque chiarissimo: proseguire ed aggravare la strategia della tensione intorno al movimento, costringerlo sempre e solo nella morsa della repressione e delle vicende di “ordine pubblico”, impedire che si parli dei contenuti e dei programmi antiliberisti e antiguerra del movimento, presentarci tutti come “soggetti a rischio” da tenere a distanza e sotto tiro poliziesco permanente.
Ma neanche questa volta riusciranno a rinchiuderci nella spirale repressiva.
Risponderemo agli arresti sin da domani in tutte le principali piazze italiane con grandi e pacifiche manifestazioni di massa disgregando l’ennesime persecuzione ed esigendo l’immediata scarcerazione di tutti e di tutte.
Roma 15 novembre ’02
Piero Bernocchi
Portavoce nazionale Cobas della scuola
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