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Scuola: Tutti gli spezzoni ai precari

(2 Aprile 2007)

In riferimento al parere espresso dal Consiglio di Stato, nell’adunanza del 5 marzo 2007, avente come oggetto lo schema di regolamento per il conferimento di supplenze al personale docente, si esprime profondo sconcerto dinanzi alla lettura del punto 3.2, il quale afferma che “Nuovo è il comma 4 dello schema, che, in applicazione dell’art. 22, co. 4, legge 28 dicembre 2001, n. 448, prevede l’attribuzione, con il consenso degli interessati, degli spezzoni di ore pari o inferiori a sei ore settimanali, ai docenti abilitati in servizio nella scuola”.

Dopo un’estenuante battaglia, combattuta e finalmente vinta lo scorso anno per rivendicare che tutte le disponibilità orarie venissero assegnate attraverso le graduatorie ad esaurimento (già graduatorie permanenti) ai docenti precari (cfr. Nota prot. n. 1004 del 21 luglio 2006), il problema dei quali questo governo sostiene di prendere in esame, il parere espresso dal Consiglio di Stato sembra – invece – riconfermare un anacronistico ed ingiustificato ritorno al passato, attraverso la riconsegna ai docenti di ruolo (che, certo, precari non sono) di quelle disponibilità orarie, assolutamente vitali per un docente assunto con contratto a tempo determinato.

Affidare, infatti, i cosiddetti “spezzoni” a personale già in servizio nella scuola, vuol dire permettere un cospicuo aumento dell’orario di lavoro di personale per lo più già assunto a tempo indeterminato con un forte aggravio di spese per l'amministrazione, visto che gli spezzoni devono essere retribuiti in base allo stipendio percepito, ma soprattutto significa necessariamente rendere vane le speranze dei moltissimi precari presenti in III fascia di istituto, che vedrebbero ridotte al nulla le possibilità di ottenere una così sospirata cattedra.

In questa guerra tra poveri, alla quale il mondo della scuola ci ha abituati, si vorrebbe credere che ciascuno, nei suoi oneri e responsabilità, facesse la propria parte per tutelare quei lavoratori che, in virtù del loro status di precarietà, vivono sulla soglia di povertà e che, tuttavia, sono assolutamente fondamentali per il mondo della scuola. Ciò però non sembra avere importanza per coloro che la scuola la governano; infatti sempre più spesso assistiamo ad una politica tesa a perpetrare tagli proprio nei confronti della categoria più calpestata, i precari, che vengono trattati come oggetti usa e getta, da utilizzare a proprio piacimento per poi disfarsene quando si trova il modo di sopperire con altri mezzi. Tale comportamento è ignobile e scandaloso. Con questi ripetuti attacchi verso i propri già scarsi diritti i docenti precari vedono ulteriormente lese la propria dignità e professionalità.

I precari del forum www.precariscuola.135.it chiedono quindi che TUTTI gli spezzoni orario vengano assegnati prioritariamente ai precari presenti nelle graduatorie permanenti e di istituto.

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Commenti (2)

Come comportarsi con gli spezzoni?

Vorrei intervenire sul problema spezzoni. Capisco che è una guerra tra poveri e che i precari sono coloro che soffrono di più. Io che sono in ruolo da 20 anni non ho ancora capito se gli spezzoni spettano per legge a coloro che sono in servizio a tempo indeterminato attraverso una sorta di prelazione o i precari hanno la precedenza. Qualcuno potrebbe chiarire il problema con chiarezza? Possibile che il diritto scolastico sia così ingarbugliato?
Nell'articolo che introduce questo dibattito si fa riferimento ad una nota del Consiglio di Stato del 5 marzo. E' vincolante?
Insomma, prima di cominciare a dibattere polemicamente non guasterebbe una breve scheda con gli opportuni riferimenti legislativi e amministrativi.
Grazie.

(2 Aprile 2007)

Marco Biagini

mar.bia@infinito.it

chissenefrega??

tutto tace.come prevedevo nella mia cittò il 90% degli spezzoni li hanno presi proprio i docenti già in servizio.chiaro,fanno sempre comodo quelle 3-400 euro in più al mese!!! così quei "soliti" precari ultraquarantenni di terza fascia sono a spasso...che vergogna!!!e i primi che dovrebbero abbassare la faccia e stare zitti e avere la decenza di non scioperare o di lamentarsi bla bla... sono proprio costoro:vigliacchi docenti con le chiappette sulla poltrona..della sala professori...la guerra dei poveri non avrà mai fine...

(25 Ottobre 2007)

stefania

lozioeilpadredeivizi@tele2.it

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