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Gli ex alunni della scuola Diaz

Gli ex alunni della scuola Diaz

(15 Novembre 2012) Enzo Apicella
La polizia carica i cortei studenteschi, a Roma e in altre città

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La repressione e i costi della politica

(2 Aprile 2007)

Mercoledì 4 aprile ‘07, alle ore 09.00 presso il Tribunale di Lucca, riprende il processo contro 14 compagni di Viareggio e della Versilia imputati per aver protestato contro le redazioni locali de “Il Tirreno” e “La Nazione” e per essere intervenuti al Consiglio comunale di Viareggio. Fatti avvenuti il 1° e il 2 febbraio ’04 a seguito dell’incendio al Centro sociale “SARS” e ad un box dove dormivano due immigrati.

Una domanda sull’inchiesta appare opportuna. Perché la magistratura, anziché indirizzare le indagini contro chi ha incendiato cose e tentato di bruciare persone, le ha, invece, avviate contro chi è stato oggetto di simili criminali gesti ? Arrivando persino ad ipotizzare che si sarebbe trattato di "corti circuiti e candele accese" (caso strano … proprio a distanza di secondi uno dall’altro !?)

Con questa inchiesta (siamo alla terza udienza), condita di intercettazioni, perquisizioni, sequestro di materiale (computer, dischetti, documenti, volantini, ecc.), si è tentato di dare una “lezione” a compagni e compagne che in questi anni hanno sviluppato, sul territorio, iniziative contro la guerra, contro il precariato, per il lavoro e per la sicurezza, per una scuola pubblica, per l’aggregazione sociale e giovanile, ecc. Ma questa “lezione” è stata respinta al mittente perché i compagni non si sono fatti né intimidire e scoraggiare (hanno continuato l’impegno politico-sociale), né si sono fatti dividere e isolare (hanno sviluppato solidarietà e sostegno).

Se lo scopo degli inquisitori è miseramente fallito, comunque, questa inchiesta, in corso da tre anni, ha voluto dire sia utili iniziative ma anche spreco di tempo, energie e soldi.

Quello che vogliamo denunciare, oltre alla giusta indignazione, è il fatto che in questi anni sono stati spesi tanti soldi della collettività per questo fasullo processo. Basti pensare che solo per le 14 perquisizioni (dalle 5 alle 11 di mattina) furono impiegati decine di agenti Digos (4-5 in ogni abitazione). Senza contare tutto il resto … Un’inchiesta contro i compagni e a danno della cittadinanza.

Come denunciamo i miliardi di € che lo Stato quotidianamente dissipa a danno (in tutti i sensi) della collettività: ai costi della partecipazione “umanitaria” a guerre (armati di tutto punto !), a quelli della presenza delle basi straniere (Usa e Nato) sul territorio, fino ai compensi dei dirigenti comunali (stipendi dai 100 ai 175 mila € !) o alle irrisorie cifre dei canoni per le aree che padroni e padroncini dei cantieri navali della Darsena “pagano” a fronte di ingenti profitti e di salari da fame (anche di 800-1.000 €). Proprio nei cantieri, dove si muore a 23 anni, perché neppure i ponteggi sono a norma!

I compagni vengono processati per non aver mai abbandonato la denuncia e la lotta contro questi crimini e queste ingiustizie. Vengono processati per essersi organizzati e mobilitati affinché i soldi della collettività siano impiegati nell’occupazione, la sanità, la scuola, i servizi sociali, le pensioni … la pace!

Invitiamo mercoledì 4 aprile i compagni, i giovani, i lavoratori ad essere presenti al Tribunale di Lucca (via Galli Tassi, 61) alle ore 9
L’appuntamento è alle ore 8.00 al Cro Darsene di Viareggio


29 marzo 2007

Comitato versiliese contro la repressione

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