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Que viva Fidel

Que viva Fidel

(23 Ottobre 2012) Enzo Apicella
Fidel appare in pubblico per smentire la propaganda imperialista che lo dava per morto

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(4 Aprile 2007)

In una fase come questa caratterizzata dalla guerra fomentata dalle maggiori potenze occidentali come strumento di superamento della crisi capitalistica, ci sono altri paesi che hanno scelto di intraprendere una strada differente.

La strada che porta al superamento delle contraddizioni determinate da una profonda ingiustizia sociale e dalle logiche dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, cercando al contrario di legare il destino dei propri paesi ad un cammino caratterizzato da una maggiore equità sociale, da un sistema di sanità legato agli interessi dei propri popoli e non al profitto delle imprese, dalla garanzia del diritto alla casa per tutti, dell’istruzione garantita e di qualità e da una politica fatta di integrazione e recupero di tutti gli strati sociali. Una strada, infine, segnata da un’organizzazione del lavoro basata sulla responsabilità sociale e collettiva della produzione e non sullo sfruttamento e sull’accumulazione per pochi.

CUBA, ormai da quasi 50 anni, si trova alla testa di questi paesi che stanno cominciando a risalire la china per questa strada tanto difficile quanto inevitabile se si vuole evitare la barbarie della guerra, della miseria e del degrado sociale e ambientale. Per questo motivo, e per il suo esempio a livello internazionale di unica alternativa al modello capitalistico dominante, Cuba è da anni al centro di un’aggressione politica-economica-sociale-culturale-militare di carattere internazionale capitanata dagli USA, ma sostenuta da tutti quei paesi che fanno della dottrina capitalista la propria bandiera. E in questo anche lo stato italiano cerca di ritagliarsi un ruolo importante, non solo con una presenza militare internazionale sempre più consistente, ma anche nell’azione di ricatto e pressioni per cercare di isolare e minare le relazioni con la Rivoluzione Cubana.

L’unico risultato di questa arroganza imperialista è stato, finora, che molti altri popoli del Latino-America (Venezuela, Bolivia, ecc…) hanno raccolto l’esempio di Cuba e stanno cercando di incamminarsi sulla via del socialismo, legandosi sempre più strettamente con l’esperienza della rivoluzione caraibica al fine di contrastare le politiche neo-coloniali dei paesi imperialisti.

Per questi motivi ci è sembrato corretto raccogliere l’invito della UJotaCé (la Gioventù Comunista Cubana) per rilanciare la mobilitazione internazionale per la libertà dei 5 cubani, incarcerati ingiustamente dagli Stati Uniti da ormai quasi 9 anni. Il 20 marzo presso l’Associazione “La Villetta” si sono riunite numerose realtà attive nella solidarietà con Cuba come: Associazione “La Villetta”, Radio Città Aperta, Cestes-Proteo, Nuestra America, Associazione d’amicizia Italia-Cuba, Comitato Comunista “A. Gramsci”, Coop. Zona Rossa, Associazione “Fabio di Celmo”, AIASP, Comitato “con la Palestina nel Cuore”, Associazione Angulo Cubano, Lato Cubano, Promo Caraibi, e collettivamente abbiamo deciso di sostenere questa campagna con una serie di iniziative che si concluderanno per questa fase il 30 aprile. Ricordiamo che proprio mentre oggi si giustificano i bombardamenti su popolazioni inermi come “azioni preventive contro il terrorismo”, cinque patrioti cubani che svolgevano attività pacifiche (e realmente preventive) per contrastare il terrorismo della Mafia Cubana di Miami vengono arrestati da quello stato che si erge a gendarme “democratico” nel mondo!

Invitiamo, quindi, tutti i compagni e le compagne, i collettivi e le associazioni che sostengono la necessità di un mondo diverso e alternativo alla prospettiva della barbarie del capitalismo e che hanno a cuore i percorsi di indipendenza dei popoli oppressi a partecipare all’Assemblea Cittadina il giorno 4 aprile alle ore 17.30 all’Ass. La Villetta via degli Armatori 3 (Garbatella) per indire una manifestazione che concluderà questa campagna di denuncia e solidarietà.

Con CUBA!
Contro il Bloqueo!
Per la liberazione dei 5 patrioti cubani!
Per l’internazionalismo dei popoli!


Giovedì 22 marzo 2007

I compagni e le compagne riuniti nell’Assemblea nazionale Anticapitalista

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