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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Comunicato stampa dell'Unione degli Universitari dell'Università della Calabria

sugli arresti del 15 novembre

(17 Novembre 2002)

L’Università della Calabria è un luogo dove si studia si ricerca ma anche dove si svolge un confronto democratico di tutte le sue componenti, e fra le stesse, civile e democratico.

Come maggiore espressione della sinistra studentesca intendiamo prendere con forza posizione sui fatti e hanno colpito la città di Cosenza e l’Università della Calabria, se qualcuno volesse girare un remake di un film vecchio,anche più vecchio di molti di noi,diciamo che non siamo disposti a esserne attori come non lo vogliono essere i compagni e le compagne coinvolti in questo B-Movie .

Qui non c’è violenza politica, non ci sono spranghe, non si confezionano molotov né consentiremo che alcuno lo faccia, nessuna provocazione, nessuna polemica farà tornare di moda la violenza dalle nostre parti se qualcuno ha questo obiettivo resterà deluso.

Ad essere incarcerati sono,fra gli altri, anche due componenti della comunità universitaria,una dottoranda ed un neo- ricercatore di sociologia e sono indagati degli studenti e dei laureati del nostro Ateneo per accuse che semplicemente consideriamo prive di ogni fondamento.

Annetta ed Antonino sono stati presi di notte nelle loro case come fossero membri dell’Anonima Sequestri quando invece sono studiosi ed educatori facilmente rintracciabili di giorno nelle loro stanze o altrimenti nella mensa universitaria, li conosciamo tutti e certo non per pericolosi sovversivi.

Chiediamo a tutte le forze sindacali presenti all’ Unical, alle associazioni studentesche nell’essere unite,anche nella pluralità di opinioni e nella non condivisione delle nostre, di difendere la libertà di espressione e di dissenso senza la quale non esiste alcuna democrazia, libertà che vanno esercitate in maniera civile e non violenta come possiamo testimoniare hanno fatto i compagni e le compagne di nostra conoscenza, e che ribadiamo di stimare enormemente,con la loro attività giornalistica, i loro interventi pubblici e la loro partecipazione alle manifestazioni pacifiste o sindacali,alla luce del sole e spesso in nostra compagnia,con differenze a volte ma accomunati dalla volontà di costruire un altro mondo,un mondo migliore.

Chiediamo ai parlamentari, di destra o di sinistra che siano, di accertarsi delle condizioni i cui sono trattenuti “i pericolosi sovversivi” .
Chiediamo che sia fatta giustizia e che tutti tornino alle loro case ed al loro posto di lavoro .

Unione degli Universitari dell'Università della Calabria

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