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Domani gli interrogatori a Viterbo

articolo del Corriere di Viterbo del 17/11/2002

(17 Novembre 2002)

Saranno trasferiti domani al super carcere di Viterbo per essere interrogati
A Mammagialla i no global arrestati.
Tra questi anche il leader Caruso.
Sit in di Rifondazione

VITERBO - Saranno interrogati domani nel super carcere di Viterbo quattro dei no global arrestati due giorni fa nell'ambito dell'inchiesta sul movimento dei disobbedienti, condotta a Cosenza.

Tra questi dovrebbe esserci anche il capo dei disobbedienti Francesco Caruso, dall'altra notte rinchiuso nel carcere di Trani e ieri interrogato dal Gip di Cosenza Nadia Plastina.

Silenzio assoluto sull'orario di arrivo, per evitare contestazioni e manifestazioni da parte degli aderenti alla rete dei movimenti no global.

Tuttavia Rifondazion Comunista ha annunciato per le 11 un presidio democratico.
"Noi saremo lì ad attenderli - afferma il segretario provinciale Giancarlo Torricelli - per esprimere loro la nostrà solidarietà e per gridare forte 'liberi subito, liberi tutti'.
Al presidio saranno presenti anche molti parlamentari ed esponenti politici.
Invitati tutti i democratici viterbesi a partecipare".

La Tuscia è già interessata alla vicenda che ieri ha portato migliaia di persone a protestare in diverse piazze italiane, visto che due degli arrestati risiedono a Montefiascone.

Si tratta di Vittoria Oliva, 61 anni, nata ad Addis Abeba, e di Antonio Paolo Rollo, 50 anni, nativo di Lecce.
Alla donna la magistratura di Cosenza ha concesso gli arresti domiciliari, mentre l'uomo è stato rinchiuso nel carcere di Trani insieme a Francesco Cirillo, Antonino Campenni, Salvatore Stasi e Giuseppe Fonzino, interrogati ieri.

La coppia viterbese risiede a Montefiascone da un anno e mezzo, e lì i due sono stati raggiunti dal provvedimento del Gip di Cosenza Nadia Plastina. Pesanti le accuse che vengono contestate a tutti gli arrestati.

I reati ipotizzati sono infatti cospirazione al fine di turbare l'esercizio e le funzione del governo, effettuare propaganda sovversiva, sovvertire violentemente l'ordine economico dello Stato e attentato contro gli organi costituzionali.

Tra le accuse anche il porto abusivo di oggetti atti ad offendere, resistenza a pubblico ufficiale e invasione di edifici.
Secondo Rifondazione Comunista "l'arresto di Caruso e dei ventidue esponenti della rete dei disobbedienti è un atto intimidatorio nei confronti dell'intero movimento no global, che tenta ancora una volta di cancellare i contenuti politici del movimento anti globalizzazione per ridurli a un problema di ordine pubblico".

Fonte

  • fonte: Corriere di Viterbo del 17/11/2002

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