">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

Al Quirinale (2)

Al Quirnale...

(20 Aprile 2013) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Stato e istituzioni)

Analisi sull’attuale situazione politica italiana

(26 Aprile 2007)

I congressi di DS e Margherita, hanno sancito a larga maggioranza la costituente di un nuovo partito nel panorama politico italiano, il partito democratico.

Quelli tenutisi nei giorni scorsi saranno infatti gli ultimi congressi dei rispettivi partiti.

La svolta liberal- democratica dei DS, iniziata da Occhetto trova il suo punto di arrivo con Fassino e D’alema.

Forse continueranno a chiamarsi “compagni” (qualcuno tra i DS lo spera!!!), fatto sta che il decadimento del vecchio PCI arriva oggi al suo culmine. Molteplici sono ancora le questioni da risolvere; quale sarà la sua collocazione europea: socialisti o popolari? E il patrimonio a cui attingeranno sarà quello moriano, democristiano e filoclericale o social democratico, berlingueriano? E inoltre le future alleanze di governo avranno un baricentro più spostato al centro come auspica Letta (che strizza l’occhio a follini e all’UDC) o a sinistra come spera la finocchiaro?
Questioni di non poca rilevanza e che dimostrano la superficialità di tale progetto.

Il plauso di Berlusconi all’approdo moderato del nuovo soggetto politico non è sicuramente di buon auspicio.

Una cosa che piace a lui è senz’altro qualcosa che andrà contro gli interessi della classe operaia studenti e lavoratori precari.

Altro non sta a significare il profilarsi della possibilità di larghe intese nell’ottica di eventuali sinergie tra partiti moderati senza le aree più “radicali”della sinistra, nonché allo stesso tempo un monito ai propri alleati per un’accelerazione a destra per la federazione dei partiti e la costruzione di una casa dei moderati, un “partito delle libertà” tra i fascisti di alleanza nazionale e i piduisti e massoni di forza italia.

Diverse saranno le implicazioni politiche derivanti dalla nascita del partito democratico a destra come a sinistra.

Alla luce dello spostamento al centro dei DS si profila a sinistra la costruzione di un nuovo soggetto politico che abbracci i dissidenti DS e gli attuali partiti della sinistra d’alternativa VERDI, PDCI e PRC-SE (tali sono state a proposito le dichiarazioni di Giordano e Salvi)
All’interno di rifondazione la maggioranza bertinottiana ha impresso una forte accelerazione alla costituzione della sezione italiana della sinistra europea. PRC e minoranza DS si candidano ad occupare lo spazio vacante di una socialdemocrazia governativa, liberato dalla mutazione dei DS e dalla prospettiva del partito democratico.

Alla luce di tutto ciò appare in tutta la sua evidenza la necessità della costruzione di una reale opposizione politica comunista e di classe.

Opposizione che oggettivamente non può essere rappresentata dalle nuove formazione politiche nate dalla caduta dell’AMR: il PCL di Ferrando e il nuovo partito comunista di Ricci
E questo per tutta una serie di motivi, il loro settarismo, il loro arroccamento identitario che impedisce a questi nuovi soggetti politici di riconoscere la molteplicità delle esperienze storiche antagoniste e comuniste e di ridurle al solo movimento trotzkista.

Opposizione che non può altresì essere rappresentata dallo stesso movimento dei movimenti (movimento no global) tanto elogiato e lodato dalla suddetta sinistra antagonista, e ciò per tutta una serie di motivi, per il fatto che non ha mai posto tra le sue priorità la questione del lavoro, non ha mai riconosciuto la centralità della classe operaia come soggetto della trasformazione, ne riconosciuto come prioritario il superamento del dualismo del conflitto capitale–lavoro salariato ma si è al contrario arroccato sull’utopico sogno di un capitalismo dal volto umano riformabile e migliorabile.

Opposizione reale che non può tanto meno essere rappresentata da tutta la restante miriade di organizzazioni che in Italia si propongono la costruzione del Partito in base a questa o quella interpretazione dei “testi sacri”
Ciò che oggi necessita è la costruzione di un BLOCCO AUTONOMO DI CLASSE alternativo ai due poli della borghesia, e dunque costruire insieme a tutte quelle forze comuniste una piattaforma di rivendicazione e di mobilitazione comune, cercando di raccogliere attorno a questa piattaforma quei pezzi della sinistra che oggi in seguito al tradimento dei propri partiti si trovano privato di un referente politico.

Ciò che necessita oggi è l’unità dei comunisti, di tutti quei compagni che sono ormai schifati dalla politica portata avanti da coloro che in parlamento fanno gli interessi della grande borghesia interna e internazionale, dei banchieri europei, del capitalismo guerrafondaio USA-UE, gli stessi che in parlamento si riempiono le tasche di migliaia di euro sulle spalle dei lavoratori e che hanno la sfacciataggine di definirsi comunisti e difensori degli interessi della classe lavoratrice
E’necessario rilanciare le pratiche e teorizzazioni del marxismo e leninismo accantonate dagli pseudo comunisti istituzionalizzati, e rilanciare la parola d’ordine della lotta di classe unica possibilità di riscatto per gli sfruttati.

Finchè ci sarà anche un solo capitalista, il suo principale oppositore sarà la classe operaia.
Sulla base di ciò, è ovvio che ci interessa lavorare e discutere con tutti i compagni che condividono queste elementari considerazioni, e che intendano porsi nell'ottica della costruzione di un vero soggetto politico comunista nel nostro paese.

http://giovanicomunistivibovalentia.blogspot.com/index.html

Unità Comunista - Vibo Valentia

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Dove va il centrosinistra?»

Ultime notizie dell'autore «Associazione Unità Comunista»

11566