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Confermato lo sciopero del 3 maggio: Alitalia non vuole trattare ... ecco la prova

(3 Maggio 2007)

SdL comunica che la riunione di oggi, 2 maggio 2007, al Ministero dei Trasporti, non ha nulla a che vedere con la vertenza in atto tra Alitalia ed Assistenti di Volo e che ha portato alla conferma dello sciopero di 24 ore di domani, 3 maggio. La riunione di oggi, già prevista da alcune settimane, riguarda l'Enac e le norme che regolano sia l'attività del personale di volo, sia quella della gestione e dell'handling aeroportuale.

Per quanto riguarda invece la vertenza in atto, SdL denuncia l'assoluta irresponsabilità della dirigenza Alitalia che, pur potendo e dovendo ricercare e trovare soluzioni valide ed eque, ha preferito la chiusura totale.
Pur in presenza di una vertenza che è ormai aperta da oltre un anno e che sta producendo una situazione di assoluta ingestibilità e di pericoloso scollamento tra lavoratori ed azienda, la dirigenza aziendale ha preferito evitare il confronto in modo scorretto ed in contrasto con la necessità, ormai da tutti formalmente riconosciuta, di creare un clima diverso e positivo nelle relazioni industriali.

Questa tesi è avvalorata dal fatto che, dopo la chiusura del contratto del personale di terra (20 aprile u.s.), ed anche a fronte dello sciopero già indetto per il 2 maggio, l'azienda convocò una riunione (la prima e l'unica) per il giorno 26 aprile, ma operò la cancellazione operativa dei voli per lo stesso giorno di sciopero il 24 aprile, cioè prima di verificare l'esito dell'incontro del 26 aprile.

Poco conta che la comunicazione ufficiale della cancellazione dei voli avvenne il 27 aprile: tutti gli “addetti ai lavori” sanno che, sia per motivi operativi (dal 27 aprile al 2 maggio il tempo era più che sufficiente per operare le cancellazioni), sia per non creare una situazione imbarazzante, le eventuali cancellazioni preventive derivanti da uno sciopero si effettuano soltanto dopo aver esaurito ogni possibile tentativo di mediazione e risoluzione della vertenza.

Questo non è accaduto e ciò dimostra che la dirigenza Alitalia non vuole trattare, non ha tentato una mediazione, ha partecipato ad una trattativa con l'intento di non trovare alcuna soluzione, ha deciso preventivamente di lasciare i passeggeri a terra evitando anche di fare un bilancio economico oggettivo tra le richieste fatte e gli effetti diretti ed indotti di questo sciopero e dello stato di agitazione che seguirà.

Un comportamento, questo, che deve essere attentamente valutato dall'azionista di maggioranza, dal Governo e dalle forze politiche che lo sostengono.

Roma, 2 Maggio 2007

Segreteria Nazionale SdL Intercategoriale Trasporto Aereo
segreterianazionale@sdlintercategoriale.it

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