">

IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
La pagina originale è all'indirizzo: http://www.pane-rose.it/index.php?c3:o8958

 

No all'ampliamento della discarica di via Silos a San Donà

(6 Maggio 2007)

Concordo con il Comitato Discarica di Via Silos che finalmente torna a far sentire la sua voce.
L’ampliamento a 150.000 mc è ingiustificato.
Per fare un po’ di chiarezza ricordo che in Consiglio Comunale a San Donà, il mio è stato L’UNICO voto contrario a parte qualche astensione nelle file dell’opposizione.
I MOTIVI ? Sempre gli stessi, ormai da anni : Non ho una posizione preconcetta nei confronti delle discariche, anzi ! Ad un inceneritore che scarica invisibile diossina nell’aria, preferisco una sana e funzionale discarica, almeno sai cosa vi è sepolto; ma non è questo il caso della discarica di San Donà-Noventa nata negli anni 70, come sito provvisorio e limitato, e di cui gli organismi competenti hanno decretato la FINE proprio nel dicembre scorso.
C’è di più: i lotti più vecchi NON SONO IN SICUEZZA, mancano di impermeabilizzazione e dentro vi è finito di tutto, senza distinzione alcuna(la zona è circondata di canali ed esiste anche un pericolo di inquinamento di falda).
La Provincia stessa diede a suo tempo questo giudizio sulla discarica di Via Silos; è quindi veramente incomprensibile come non abbia determinato un vincolo all’ampliamento prevedendo il risanamento e la messa in sicurezza dei due lotti vecchi e malandati.
Superficialità di analisi ambientale del territorio? O piuttosto pressioni da parte di Comuni “poco virtuosi” e fortemente orientati a fare cassa! Non si dimentichi che dietro all’ampliamento c’è un PROJECT FINANCING con una cordata di imprenditori (privati) pronti al realizzo.
Via Silos è già di fatto la discarica della Provincia e arriveranno rifiuti da tutte le parti; Sì perché, paradossalmente, con l’affermarsi della raccolta differenziata sempre meno rifiuti si conferiscono in discarica; per giustificarne l’ampliamento si è costretti ad “importare rifiuto” ed in questo modo dare continuità forzata ad una struttura già esaurita.
Sconcerta dunque il voto UNANIME dichiarato dal Presidente della Provincia; come sconcertò allora il voto quasi unanime dei Consigli di San Donà e Noventa; ma si sa che gli affari sono affari e le volontà dei cittadini, soprattutto quelli che in tutti questi anni si sono visti crescere la discarica davanti alla porta di casa, ne hanno subito e continuano a subire i danni e sono stati lasciati soli con i loro problemi, passano velocemente in secondo piano.
CHE FARE? Sul piano istituzionale resta ben poco ora che le decisioni (unanimemente) sono state prese. I cittadini possono continuare ad opporsi stando con il fiato sul collo dei loro rappresentanti, impedendo, come sta fortunatamente avvenendo altrove, che lo scempio si compia indisturbato fino in fondo; il Comitato si riorganizzi e faccia sentire forte la propria voce, chiedendo per esempio il risarcimento per danni ai limitrofi della discarica; se di affari si tratta lo siano almeno per chi sta peggio!

Marina Alfier- Gruppo consigliare Prospettiva Comunista Sandonà

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Il saccheggio del territorio»

Ultime notizie dell'autore «Collettivo B.Brecht del Veneto Orientale»

9279