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ENIgnma Libia

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(22 Febbraio 2011) Enzo Apicella
La rivolta popolare in Libia mette a rischio gli impianti dell'ENI che garantiscono un quarto delle importazioni di greggio in Italia

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La vergogna del lavoro nero

Capita anche questa vergogna…

(12 Maggio 2007)

Un lavoratore precario,con tanto di laurea e master, che con il suo “stipendio” non ce la fa ad arrivare neanche a metà mese, per sbarcare il lunario risponde ad un annuncio e fa un colloquio in un call center.

Il titolare parla di un rapporto di lavoro con contratto a progetto.

Il candidato, una volta selezionato, viene invitato per il giorno successivo a fare una prova.

Ovviamente il progetto non c’è: si deve solo telefonare a tappeto a tutti i nominativi delle liste fornite..per cercare di trovare qualche utente interessato a fissare un appuntamento dove andra’ un agente.

Come un qualsiasi dipendente vero, si devono rispettare gli orari di entrata ed uscita.. Non è vietato andare in bagno, Non è vietato fare pausa, magari per un bicchier d’acqua o un caffè, ma per una pausa gli operatori in servizio hanno paura a chiedere il permesso.

Permesso??? Ma il lavoratore a progetto non deve avere obblighi di subordinazione!!

“Ma dove sono capitato?” si domanda il nostro amico… e chiede ai colleghi…” da quanto tempo lavorate qui? che contratto avete firmato? come venite pagati?”

Bocche cuicite..molto timore..ma qualcuno piu’ coraggioso canta : “SIAMO AL NERO, con 200 euro al mese di fisso e 50 centesimi per ogni appuntamento preso”

Tutto in contanti, ovviamente..per non lasciare traccia”

“Ma è terribilmente difficile prendere appuntamenti”

Questo succede in una famosa città universitaria della Toscana, in pieno centro, in una via frequentatissima, non in uno scantinato, ma sotto gli occhi di tutti!!!! In un bel piano terra, tutto a vetri, dove peraltro, senza aria condizionata, gia’ ora, di maggio, non si respira, si muore di caldo. Fuguriamoci a luglio ed a agosto….

Il nostro amico lavoratore…non ci sta.Non finisce neanche la prova.

Esce e si precipita negli uffici del primo Sindacato che trova.

E’ pronto a denunciare, e non da anonimo,la vergogna.

Ma a vergogna si aggiunge vergogna…

Al Sindacato sono impotenti..”anche se segnaliamo la vicenda alla Direzione del Lavoro perchè parta immediatamente una ispezione… sappiamo già che gli Ispettori non ci andranno.Mancanza di personale, mancanza di fondi..”…

Preg.mo Ministro Damiano…

Lavoratori al nero, evasione fiscale totale, condizioni di lavoro pessime,nessuna visita medica preventiva, eppure la Legge la prevede per i videoterminalisti, condizioni economiche da terzo mondo..

Al call center si sfrutta e forse si muore solo di caldo,stando seduti dietro ad una scrivania, ma il lavoro nero e le conseguenze di questa vergogna sono anche nei cantieri e nelle fabbriche, e in questi posti si muore davvero.

Mancanza di fondi per gli Ispettori???!!!???

Ministro,non prova vergogna?

Provo vergogna io, per lei.

Letizia Tassinari

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