">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Pro mutuo mori

Pro mutuo mori

(19 Settembre 2009) Enzo Apicella
In un attentato a Kabul, sono colpiti due blindati italiani, uccidendo 6 parà della Folgore

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • Domenica 21 aprile festa di Primavera a Mola
    Nel pomeriggio Assemblea di Legambiente Arcipelago Toscano
    (18 Aprile 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    SITI WEB
    (Go home! Via dell'Iraq, dall'Afghanistan, dal Libano...)

    9 giugno a Roma

    (18 Maggio 2007)

    La riuscita della manifestazione prevista per il 9 Giugno prossimo a Roma, in occasione della visita del presidente statunitense Bush, rappresenta sicuramente una tappa importante per costruire/ricostruire un movimento “contro la guerra” coerente e provvisto di concreti obiettivi sui quali sviluppare una mobilitazione di massa, dopo gli equivoci ed i disastri che hanno contrassegnato la storia più recente del movimento pacifista in Italia, una parte dei cui esponenti è approdato ad un governativismo cieco, che fa affermare a qualcuno degli organizzatori della manifestazione dei sindacati e della cosiddetta “sinistra radicale al governo” che bisogna protestare “contro Bush, ma non contro Prodi”.

    Non si tratta di una distinzione nominalista o politicista: davvero, in determinati settori si è convinti che esista una politica estera e militare italiana da appoggiare (si veda il recente viaggio di Bertinotti in Libano e Israele) perchè “realistica” e, in una qualche misura”, “limitante” al riguardo della potenza bellica USA.

    Queste valutazioni sono svolte, non mi stancherò mai di ripeterlo, in assenza – tra l'altro – di una visione del quadro europeo e della funzione che l'Europa dovrebbe svolgere in questa direzione: una Europa la cui entità politica appare davvero sempre più futuribile, e dove emerge (come in Francia) una destra aggressiva e pericoloso.

    Detto per inciso pensare adesso di costruire una “Sinistra Europea” sulla base di quelle valutazioni del quadro internazionale cui cercavo di accennare prima appare, davvero, una operazione politica da definire – perlomeno – di “abbassamento del tiro”, se non peggio.

    Torniamo, però, a noi e al 9 Giugno: al di là delle discussioni sulla “qualità del testo” attraverso cui la manifestazione è stata convocata, si tratta di cercare di perseguire almeno 3 obiettivi:

    definire una “proiezione” esterna del movimento contro la guerra (credo che questa sia la definizione giusta, piuttosto che quella ormai – generica ed in via di squalifica – di movimento pacifista), una dimensione internazionale (di politica internazionale) del movimento. Si tratta dell'elemento più difficile da ricercare, su cui aprire il dibattito ma che risulta indispensabile se non si vuol ricadere nelle genericità e negli equivoci. Sarebbe facile parlare di “internazionalismo del XXI secolo”, ma questo può essere soltanto uno slogan, utile quale punto di partenza;

    fornire una continuità di azione al movimento attorno a obiettivi ben definiti: il documento che convoca la manifestazione li elenca (a partire dal 19 Maggio a Novara): appare fondamentale che ogni iniziativa non risulti slegata l'una dall'altra, figlia di motivazioni diverse. Il riferimento all'art.11 della Costituzione è importante e la sua corretta interpretazione (da porre al riparo dalle mistificazioni avvenute in questi ultimi tempi) potrebbe rappresentare il punto di collante teorico, per fornire una stabilità al movimento e alla sua qualità di iniziativa;

    scusandomi se, infine, torno a guardare l'orto di casa nostra, proprio la “stabilità” del movimento potrebbe fornire una spinta positiva alla costruzione di quel soggetto di “sinistra d'opposizione” ( o non governativa) che è necessario cominciare a pensare di mettere assieme, con gradualità ed attenzione, in tempi non lunghissimi, misurandosi con tutte le sfaccettature delle difficoltà della politica.

    Savona, li 17 Maggio 2006

    Franco Astengo

    Fonte

    Condividi questo articolo su Facebook

    Condividi

     

    Notizie sullo stesso argomento

    Ultime notizie del dossier «Go home! Via dell'Iraq, dall'Afghanistan, dal Libano...»

    Ultime notizie dell'autore «Franco Astengo»

    7057