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Stato goverNATO

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(20 Settembre 2009) Enzo Apicella

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    (No basi, no guerre)

    Longare (Vicenza): fermiamo subito i lavori!

    Non siamo cavie per la guerra nucleare.

    (3 Giugno 2007)

    I nostri bei colli Berici sono serviti per decenni come enorme deposito di armamenti e munizioni, anche nucleari, gestito dal comando SETAF con sede a camp Ederle, cioè in pratica dalle Forze Armate U.S.A., che (secondo gli accordi NATO) avrebbero aiutato l’Italia a difendersi da prevedibili attacchi di potenze ostili. In realtà i missili posti nelle caverne erano “a corto raggio” (da 5 a 125 km), cioè destinati a distruggere sì eventuali truppe d’invasione, ma anche LA VITA E IL TERRITORIO NELLA NOSTRA REGIONE!

    Di fatto, la presenza di questi armamenti nucleari di difesa ha provocato a Vicenza, e in particolare nelle zona SudEst, una quantità di morti per leucemia e tumori al sistema linfatico - tipici effetti delle radiazioni da plutonio – cinque volte maggiore che nel resto d’Italia (studi riferiti al periodo 1990 – 2003).

    Inoltre questi siti sono molto adatti allo stoccaggio e al riciclaggio (sotto forma di nuovi armamenti) delle scorie radioattive, di cui gli U.S.A. sono i maggiori produttori al mondo. I micidiali effetti dell’Uranio Impoverito (DU) accumulato nelle discariche o usato per corazzare proiettili, mezzi blindati ecc. sono da tempo, purtroppo, ampiamente documentati.

    Da alcuni anni il sito sembrava “chiuso”, ma proprio in questi ultimi mesi sono in corso grandi lavori di ristrutturazione e ampliamento a Longare (Pluto), S.Rocco, Tormeno (Fontega), oltre che alla Ederle e nel villaggio americano in città.

    E’ evidente che tutto ciò è collegato ai progetti di insediamento nell’aeroporto Dal Molin delle truppe speciali d’assalto della 173a Airborne Brigade, che di difensivo non hanno proprio nulla!
    E’ evidente anche che i lavori sono collegati ad un riuso del sito in funzione del cosiddetto “scudo spaziale” recentemente concordato fra il nostro governo e quello di Bush.
    L’INTERA ZONA INTORNO ALLA CITTA’ DI VICENZA STA DIVENTANDO IL PIU’ IMPORTANTE CONCENTRAMENTO IN EUROPA DI TRUPPE E DI ARMAMENTI PER LA GUERRA GLOBALE…

    CHI CI GUADAGNA?

    Certamente il complesso industriale – militare: prima di tutto le grandi imprese armate che succhiano quantità enormi di risorse pubbliche per contendersi i profitti dati dal dominio mondiale sulle fonti energetiche e sul lavoro. Poi ci sono vantaggi anche per altri settori collegati, dalle infrastrutture, alla logistica, alle telecomunicazioni ecc.. E’ LA PERVERSA “FILIERA” DELL’ECONOMIA DI GUERRA.

    A questa filiera appartengono anche le ditte locali che ottengono appalti o commesse.

    Non ci siamo dimenticati che l’ambasciatore Spogli venuto a Vicenza ha incontrato i poteri forti della città: Gianni Zonin; Massimo Calearo, ecc..

    In questi mesi presso il sito PLUTO e alla Fontega stanno lavorando le seguenti ditte: LAND di Isola Vicentina, COMIN Costruzioni di Loria (TV), BASSO & BUSATTA.
    DOBBIAMO FERMARLI!

    CHI VUOLE ARRICCHIRSI CON LA GUERRA E’ UN GRAVISSIMO PERICOLO PUBBLICO: BISOGNA BLOCCARLO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI PER TUTTI.

    MANIFESTAZIONE davanti alla base PLUTO il pomeriggio del 6 giugno, a partire dalle 15.30

    Movimento NO Dal Molin

    Fonte

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