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Pro mutuo mori

Pro mutuo mori

(19 Settembre 2009) Enzo Apicella
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Festa della Repubblica e delle Forze Armate…… e l’urlo di rabbia continua!

Caduto in tempo di pace

(4 Giugno 2007)

Rieccoci nel IX anniversario dalla scomparsa del nostro unico figlio caduto misteriosamente nel prestare quel dovere costituzionale che è il servizio militare di leva obbligatorio, senza che nessuno in questi anni si sia scomodato per spiegare le ragioni di questa morte o le scuse del successivo vilipendio alla salma.

Eppure ogni anno il 2 giugno si festeggia questa anacronistica nonché ipocrita festa delle FF.AA. in cui lo Stato italiano allestisce questo teatrino in cui fà sfoggio in gran parate di moderni e potenti armamenti, sfilata di generali felloni che più che le medaglie, sfoggiano immensi ventri saturi di molliccia epa da bagordi tipici di mangiapane a tradimento.

Stato italiano che ha perso ormai da tempo quella parvenza di integrità necessaria e indispensabile per indicare ad un popolo la via retta da seguire. Stato italiano e Governo che ha disatteso sfacciatamente ogni promessa elettorale rifinanziando quelle “Missioni di pace” di cui si era impegnato per il ritiro. Stato italiano e Governo senza più nessuna parvenza di dignità nazionale e che concede perfino ad ex terroristi di sedere su quegli scranni in Parlamento laddove si scrivono e si approvano le leggi di questo Paese; Parlamento ormai divenuto Rifugium Peccatorum per la vita, di personaggi indagati per uso di droga (e forse anche spaccio), evasione fiscale, illecito amministrativo, corruzione, etc, etc; forti di quella immunità parlamentare nonché privilegi di cui godono, costoro, peggiori della peste bubbonica si fanno beffe del popolo italiano onesto e lavoratore come noi. Ed a nulla servono quelle teatrali bacchettate che ogni tanto dall’alto del colle più alto, fingono di colpire,……. i propri complici.

L’indifferenza istituzionale l’abbiamo ormai subita in tutta la sua crudeltà in queste ultime tre Presidenze: Scalfaro, Ciampi, Napolitano, i quali spacciatesi nei loro discorsi di insediamento quali: “Presidenti di tutti gli italiani” Essi, non lo furono mai! Uomini messi li dai loro stessi partiti solo per proteggere interessi di parte e non nazionali, Presidenti che nessuno del popolo ha mai eletto, e che si dimostrarono e continuano a dimostrarsi Presidenti sordi a tutte le suppliche di chi viene calpestato da una giustizia che mai fa giustizia e nega il rispetto della dignità della persona agli umili, ai deboli, agli onesti; però pronta a concede l’indulto a biechi assassini e criminali vari. Giustizia da sempre complice delle Forze Armate, delle banche, dei massoni e di tutte le mafie che imperversano in questo paese.

Scriveva LA REPUBBLICA di mercoledì 9 maggio u.s. “Colmato un vuoto di memoria per le vittime del terrorismo”.. Lettera aperta ai parenti. Visita a Rebibbia. Indulto necessario.

Siamo contenti per costoro, ma non certo soddisfatti dato che vi sono a tutt’oggi oltre 10.000/12.000 vittime (molte di più delle 400 circa vittime di terrorismo) cadute in tempo di pace servendo la Patria e in tempo di pace (oltre a quelle vittime causate dall’uranio impoverito che tanti scrupoli e crisi di coscienza, solo oggi, creano alla Sen. Lidia Menapace, vedi Liberazione 20 maggio 2007, o alla soddisfazione della Sen. Sabina Rossa per l’istituzione della giornata della memoria il 9 maggio per le vittime di terrorismo), militari che non hanno mai ricevuto una medaglia alla memoria, ne ricordati mai con un Memorial Day, e a molti dei quali non viene riconosciuto nemmeno uno straccio di risarcimento ignorando vergognosamente la “Proposta di legge Unificata” Ramponi-Ruzzante Norme in favore di militari di leva e di carriera infortunati o caduti durante il periodo di servizio, già approvata all’unanimità nella scorsa legislatura.

Ha poco da gioire il Presidente Napolitano, il Presidente del Consiglio Prodi, il Ministro della Difesa, il ministro della Giustizia e l’intero Governo e Parlamento:

- il 2 giugno resta per noi genitori dei militari caduti in servizio, ancora la giornata della vergogna!

Milano, 30 maggio 2007

ANGELO GARRO e ANNA CREMONA
Alpino ROBERTO GARRO (Caduto in tempo di pace)
E-mail: angelogarro@alice.it

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