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(Di lavoro si muore)

La terza corsia miete vittime

(18 Maggio 2007)

Esprimiamo la nostra più profonda partecipazione al lutto e la massima solidarietà ai familiari del lavoratore dei cantieri autostradali vittima del proprio lavoro a Casalecchio.

Sosteniamo, pertanto la mobilitazione dei lavoratori dei cantieri interessati e gli impegni presi dall’Amministrazione Comunale di Casalecchio di Reno nel volere chiarezza dalla Società delle Autostrade con l’intervento di tutte le autorità preposte alla sicurezza dei cantieri e all’accertamento di responsabilità di quanto accaduto.

Sollecitiamo la massima e tempestiva rigidità delle misure nei confronti di chi non rispetta le condizioni umane di chi lavora.

Si sollecita, anche, l’accertamento di potenziali pericoli per cittadini che abitano al ridosso dei cantieri e la preventiva collocazione di mezzi di protezione strutturale che non costringano alla necessaria evacuazione temporanea, nel più fortunato dei casi, come è avvenuto presso il luogo della tragedia.

Si invitano lavoratori, cittadini e loro organizzazioni a seguire e verificare la realizzazione dei doverosi interventi di sicurezza del lavoro e dei cittadini coinvolti.

Si ricorda che la Terza Corsia autostradale è un’opera pubblica diventata “inevitabile” (insieme alla variante di valico a cui è collegata) facendo parte di scelte “quanto meno discutibili” nel corso del recente passato” al posto di sostanziose alternative sociali nel campo dei trasporti e della mobilità.

Non è accettabile che quell’opera ora produca anche morti sul lavoro (il secondo in un mese) e rischi per cittadini coinvolti, come questa volta è successo nella nostra città in Quartiere Marullina.

Una cosa dev’essere chiara:
Non si vive per lavorare in modo incondizionato, stressante e purtroppo anche mortale per il solo interesse di chi ci dà il lavoro.
Viceversa si dovrebbe lavorare per vivere e possibilmente per produrre beni che facciano realmente vivere.

16 maggio 2007

Il Segretario del Circolo PRC “Rosa Luxemburg” – Casalecchio di Reno
Orivoli Nello

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