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(27 Giugno 2007)
SdL Intercategoriale ritiene assolutamente necessaria una consistente rivalutazione economica delle pensioni più basse e ribadisce il proprio NO a qualsiasi modifica peggiorativa dell’attuale sistema pensionistico pubblico.
Le assemblee e gli scioperi spontanei che si sono succeduti da oltre un mese purtroppo non sono stati sufficienti a bloccare la trattativa tra governo e sindacato confederale attraverso la quale probabilmente lo “scalone” verrà sostituito da “scalini”.
Una trattativa che sembra quindi ormai orientata verso una mediazione al ribasso.
L’unica riforma del sistema pensionistico che vogliamo è invece quella che restituisca la centralità al sistema pubblico, anche attraverso il ripristino del calcolo retributivo.
Dopo 35 anni di lavoro la pensione non può discostarsi in modo significativo dall’ultima retribuzione. Vogliamo che venga finalmente separata l’assistenza dalla previdenza, come previsto da legge, e l’aggancio delle pensioni alla dinamica salariale.
In questo ambito e con queste parole d'ordine, già un mese fa proponemmo al sindacalismo di base ed alle RSU la proclamazione di uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie ed oggi sembra che anche altri sindacati siano orientati verso lo sciopero.
SdL Intercategoriale propone quindi a tutte le organizzazioni sindacali e alle RSU di rompere gli indugi e uscire dall’immobilismo perché si giunga al più presto ad una ampia condivisione sulla proclamazione dello sciopero generale.
26 Giugno 2007
SdL Intercategoriale
il coordinatore nazionale Fabrizio Tomaselli
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