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Il rasoio di Occam

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(27 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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Vergogna ! Ennesima voltafaccia del governo. Accordo truffa ai danni dei lavoratori.

Innalzare l’eta’ pensionabile e’ un crimine sociale. Bisogna votare no e fare lo sciopero generale. Il prc deve uscire dal governo.

(22 Luglio 2007)

E’ l’ennesimo voltafaccia del governo.

Questa notte governo e sindacati hanno firmato un accordo truffa contro i lavoratori, riprendendo la pratica degli accordi di concertazione del luglio ’92 e ’93, con i quali si introdusse la vergogna del lavoro in affitto e si cancellò la scala mobile, avviando la precarietà del lavoro e distruggendo il potere d’acquisto dei lavoratori. La proposta del governo, che sostituisce allo scalone il sistema delle quote, è peggio della controriforma Maroni: innalza l’età pensionabile fino a 62 anni di età. E’ un crimine sociale.

Il governo Prodi ha ceduto alle pressioni della destra, dell’ala liberista dell’Unione, di Confindustria, Banca d’Italia e delle Agenzie finanziarie dell’Unione Europea. Ha tradito il proprio programma che conteneva l’abolizione dello scalone Maroni e continua a deludere tutte le speranze che si erano create con la sconfitta di Berlusconi, facendo così crescere i consensi all’estrema destra fascista e leghista e alimentando le guerre fra poveri. Mentre regala 5 miliardi di euro alle imprese col cuneo fiscale e spende miliardi di euro per la guerra in Afghanistan, contemporaneamente non vuole trovare le risorse per migliorare la vita di chi lavora, di chi produce la ricchezza reale del paese e non arriva a fine mese. Si chiedono sacrifici sempre e solo ai lavoratori. E’ una vergogna.

Rifondazione Comunista, in coerenza con tutte le deliberazioni approvate e con le dichiarazioni del segretario Giordano che proponevano anche la crisi di governo senza un buon accordo, deve non solo votare No a questa truffa e chiedere alla Cgil lo sciopero generale, ma anche ritirare la propria delegazione dal governo, per dissociare chiaramente le proprie responsabilità da quelle del governo Prodi. Solo questo restituisce dignità alla politica, può salvare il partito dalla delusione dei militanti ed elettori e la prospettiva di rinascita di una sinistra degna di questo nome.

Leonardo Masella
Componente del Comitato Politico Nazionale del Prc (Area dell’Ernesto)

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