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Pacchi bomba, tre anarchici assolti. Altri due chiedono 500mila euro di riparazione

Due assoluzioni e una dichiarazione di prescrizione, in Corte d´Assise d´appello di Roma, per i tre anarchici accusati di attentati con pacchi bomba a Roma e a Viterbo, tra il 2003 e il 2004.

(8 Febbraio 2007)

Assolto Marco Ferruzzi, condannato in primo grado a 9 anni di reclusione e a un anno di libertà vigilata. Assolto anche Simone Del Moro (6 anni in primo grado); prescrizione per Massimo Leonardi, condannato a tre anni per l'assalto nel '99 a un McDonald's a Trastevere durante una manifestazione cui presero parte oltre trecento esponenti dell'area antagonista. Gli ordigni erano stati fatti esplodere al Tribunale e alla questura di Viterbo e a una caserma dei carabinieri a Roa, dove rimase ferito un maresciallo.

Ma non solo. In un'altra aula dello stesso tribunale di via Romeo Romei, il giudice ha acquisito la richiesta d'indennità di riparazione per ingiusta detenzione avanzata da due anarchici assolti già da sei anni dalle accuse di appartenere a un'associazione sovversiva e di detenzione e ricettazione del materiale trovato in un covo in via Cristoforo Colombo, a Roma. Cinquecento mila euro di risarcimento è quanto hanno chiesto Antonio Gizzo ed Emma Sassosi, assolti il 31 maggio del 2000 con sentenza confermata in appello il primo febbraio del 2003, chiedevano di essere risarciti per i danni subiti dalla carcerazione durata circa un anno.

I due, coniugi ora separati, vennero arrestati il 17 settembre del '96 nell'ambito dell'inchiesta sull'associazioneù denominata «Organizzazione rivoluzionaria anarchica insurrezionalista» ricondotta dagli inquirenti all'ideatore Alfredo Bonanno; una struttura, secondo chi indaga, responsabile di una serie di attentati, tra la metà degli anni Settanta ed i primi dell'80. Il risarcimento di mezzo milione di euro, richiesto da Gizzo e la Sassosi, è stata avanzata proprio mentre la corte d'assise d'appello della capitale si riuniva in camera di consiglio per il proscioglimento dei tre imputati di Roma e di Viterbo.

08.02.07

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