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Crisi a Wall Street: la chiusura del cerchio

Cause e conseguenze della Crisi agosto 2007

(15 Agosto 2007)

In questi giorni i giornali riportano con risalto le notizie delle perdite dei titoli in borsa. Tutto si fa risalire alla caduta di valore delle azioni sui mutui a rischio rilasciati negli USA. Comprendo che spiegare il problema è difficile. Io l'ho capito in questo modo. Le banche fanno prestiti (mutui) per comprare la casa o in genere per sopravvivere. I mutui vengono rilasciati a chiunque li chieda. Tanto le banche impacchettano i crediti sui mutui in azioni e li mettono in vendita. Sempre in questi giorni l'indebitamento di operai e lavoratori è tanto alto che essi non riescono più a pagare i mutui. Di conseguenza le azioni aperte dalle banche su questi mutui sono carta straccia. Ma chi ha comperato i mutui? I fondi d'investimento. Hanno comperato le azioni con i soldi delle pensioni. Così il cerchio si chiude. Le banche concedono mutui perchè siamo alla fame. Non paghiamo e le banche si riprendono i beni acquistati. Intanto le banche hanno impacchettato i crediti sui mutui in azioni. I fondi di pensione gestiti dalle banche acquistano le azioni sui mutui. Le banche intascano nuovamente denaro. Gli operai e i lavoratori indebitati con i mutui perdono anche le pensioni( e il tfr? pure).

a riprova di cio':

Crollo finanziario mondiale: Lacrime di coccodrillo

Un milione di persone che in italia hanno il tfr nei fondi ora tremano...

In un editoriale dal titolo significativo (“L’ombra del ’29 sui nostri risparmi”), il direttore de ‘La Repubblica’ ci avverte, bontà sua, che “il mercato non è mai stato e mai sarà il paese del Bengodi”. Ovviamente - egli precisa - lo è “per i pochi che possono manovrarlo a danno dei molti”; certamente - aggiungiamo noi - non lo è per il milione di lavoratori “che hanno versato i loro Tfr col metodo del silenzio-assenso”. Versato? Sarebbe più giusto dire: il cui Tfr è stato subdolamente sfilato col metodo del silenzio-assenso.

Ora, accade che tra i fondi americani in qualche modo coinvolti nella crisi di insolvenza derivata dallo sgonfiamento della cosiddetta “bolla immobiliare” vi siano anche alcuni fondi-pensione. Commenta l’ineffabile Scalfari: “Auguriamoci che i gestori dei fondi-pensione non siano stati troppo aggressivi nella ricerca di rendimenti superiori alla media”. E’ appunto quello che si augurano i pensionandi statunitensi. C’è il caso che a fare scongiuri debba aggiungersi il suddetto milione di pensionandi italiani. E forse – oltre a sperare – qualcun altro dovrebbe anche vergognarsi un po’.

B.S.

Francesco Ficiarà

Fonte

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