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Sugli arresti e gli altri provvedimenti repressivi messi in atto dalla procura di Genova

Comunicato della Rete NoGlobal

(5 Dicembre 2002)

Giù le mani dal movimento

La vendetta non si è fermata. Quel milione di persone che ha manifestato a Firenze, quelle stesse persone che avevano manifestato a Genova nelle giornate del luglio 2001, fanno sempre più paura. Nel momento in cui non si riescono a dare risposte politiche alle domande sociali che il movimento pone all'agenda politica nazionale ed internazionale, gli unici provvedimenti che si riescono a mettere in campo sono quelli repressivi.

Ad un giorno dalla scarcerazione dei/lle compagni/e riemergono teoremi volti a criminalizzare il Movimento NoGlobal.

Non potrà sfuggire la puntualità dei provvedimenti giudiziari degli ultimi giorni. Si richiede l'archiviazione per l'omicidio di Carlo Giuliani, vengono scarcerati i compagni dopo il riesame avuto al tribunale di Catanzaro, partono gli avvisi di garanzia per le violenze commesse dalle forze di pubblica sicurezza alla caserma Bolzaneto di Genova, si arrestano persone di tutta Italia con l'accusa di avere rotto qualche vetrina.

Tutto è bilanciato secondo i magistrati. Ma la realtà è un'altra, la bilancia deve essere tarata su nuove basi, quella della giustizia sociale, non dell'ordine pubblico!

E' assurdo che chi si è difeso nelle strade di Genova contro la furia di CC e PS venga arrestato o privato della libertà con altri infamanti provvedimenti mentre chi (ancora CC e PS) ha sicuramente ucciso o commesso violenza nei confronti delle persone nelle piazze e nelle caserme non sia tenuto a risponderne se non in minima parte.

Il tentativo che si cerca di realizzare è chiaro: si vuole mettere il Movimento dei Movimenti fuori dal conflitto sociale per relegarlo nell'ambito della gestione dell'ordine pubblico.

Diciamo subito che questo tentativo è vano!

Le battaglie del Movimento NoGlobal sono parte strutturale del conflitto sociale in Italia; sono parte delle rivendicazioni degli operai della Fiat così come di quelle dei nostri fratelli e sorelle migranti.

Nei prossimi giorni saremo in piazza per ottenere la liberazione delle persone arrestate e continuare il cammino per la libertà, la democrazia, la giustizia sociale.

Liberi Tutti

Liberi Subito

Rete NoGlobal

Fonte

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