">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale, ambiente e salute    (Visualizza la Mappa del sito )

No Tav

No Tav

(4 Dicembre 2012) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale, ambiente e salute)

Amianto alla Breda fucine di Sesto San Giovanni

Diventa definitiva la sentenza che obbliga l'inps a riconoscere i benefici pensionistici a 6 operai del reparto forgia

(30 Gennaio 2007)

Oggi è diventata definitiva la causa vinta da 6 lavoratori della ex Breda Fucine contro l'INPS.

Davanti ai rifiuti e alle lungaggini dell'INAIL, ente preposto al riconoscimento dell'esposizione all'amianto dei lavoratori, a riconoscere i loro diritti, decine di lavoratori sono stati costretti a ricorrere a cause legali.

Finora le varie sentenze in prima istanza emesse dai tribunali del lavoro di Milano e Monza hanno sempre dato ragione ai lavoratori e l' INPS, ente pagatore, ha sempre fatto ricorso in appello.

La recente sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano (dott.sa M. Scudieri) ha stabilito che i 6 lavoratori "sono stati esposti per oltre 10 anni ad amianto con concentrazioni superiori alle 100 fibre/litro e che gli stessi hanno diritto al beneficio della rivalutazione dell' anzianità contributiva ai sensi dell'art. 13 L.257/92 per tale periodo". Davanti alle motivazioni della sentenza l'INPS non ha potuto trovare alcun appiglio e questa volta è stato costretto a rinunciare a ricorrere in appello; la sentenza è diventata così definitiva, aprendo la strada ad altre decine di cause similari.

Purtroppo la sentenza, come sempre avviene in questi casi, è arrivata in ritardo e quando alcuni di questi lavoratori sono ormai già in pensione. Il rifiuto dell'INAIL a riconoscere i diritti ai lavoratori esposti, nonostante la montagna di documentazione prodotta e le sentenze favorevoli ai lavoratori, vanifica lo spirito della legge 257 del 1992 (una legge di ben 15 anni fa!) che prevede i benefici pensionistici per gli esposti all'amianto perché "hanno una ridotta aspettativa di vita rispetto al resto della popolazione".

Il nostro Comitato, nell'esprimere soddisfazione per questa ulteriore vittoria dei lavoratori, condanna l'atteggiamento dilatorio dell'INAIL che continua a temporeggiare, negando ai lavoratori esposti all'amianto i loro diritti.

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

6038