Capitale e lavoro :: No al protocollo del luglio 2007

Accordo de 23 luglio: oltre al no sindacale, necessario un no politico !

(21 Settembre 2007)

A coronare l’ormai lungo periodo di riflusso e l’affermarsi di un senso comune “di destra” e reazionario, anche “a sinistra”, è il “dibattito”, orchestrato per via mediatica, sulle caratteristiche del “nuovo” Partito Democratico. Intanto è certo che, per “odiati comunisti” come noi, non può che essere evidente che l’ennesimo PARTITO CHE NASCE ANCORA PRIMA DEI PROPRI CONTENUTI NON PUO’ CHE ESSERE UN (altro) PARTITO DELLA BORGHESIA!

La chiarezza maggiore nel merito l’ha fatta proprio il principale candidato a Segretario del “nuovo Partito”: Walter Veltroni (che, per l’occasione, ha anche confermato il fatto, di cui peraltro eravamo già convinti da più di vent’anni, di NON ESSERE MAI STATO COMUNISTA). Egli ha sostenuto che la divisione della popolazione in classi sociali, “se mai è esistita”, oggi non esisterebbe più, in quanto la divisione fondamentale sarebbe oggi, in sintesi, fra gli “innovatori” ed i “conservatori”, e che tali figure si troverebbero dislocate in tutti gli angoli della società. Schierandosi, ovviamente, con gli “innovatori”, ha aggiunto che i “conservatori” vanno contrastati, ed in special modo, tra questi, i sostenitori della lotta di classe, che non avrebbe (più?) alcuna “ragion d’essere”!… Nel frattempo le convergenze con un altro “innovatore”, come Montezemolo, si sprecano… (ricordando, oltre tutto, quelle, nefaste, fra Berlusconi e D’Amato!)

Ironia della sorte, nei prossimi giorni la classe lavoratrice, pensionati compresi, si troverà a doversi esprimere in una consultazione referendaria sull’Accordo del 23 Luglio scorso, dal chiaro segno di classe, a vantaggio del capitale, e di vitale interesse per ogni lavoratore, nella quale solo la vittoria del NO può creare le premesse per una inversione di tendenza per giovani e pensionati, attuali e futuri, che soltanto la ripresa di conflittualità e lotta unita può riuscire a garantire!

Gli “innovatori”, invece, si troveranno nel mentre ad esprimersi per chi dovrà fare il leader del “nuovo Partito”, UNA QUESTIONE DI NESSUN INTERESSE DAL PUNTO DI VISTA DELLA CLASSE, viste le premesse ideologiche interclassiste dichiarate! Ci auguriamo davvero che gli “innovatori”, tutti presi dalla loro kermesse, decidano di disertare il voto in una consultazione troppo “all’antica”, nella quale ci si deve esprimere su chiari interessi di classe: innalzamento dell’età pensionabile perfino per le “pensioni di vecchiaia”, beffa sui “lavori usuranti”, riduzione dei coefficienti di calcolo delle future pensioni, probabile aumento dei contributi previdenziali, eternizzazione per la durata dei “lavori a tempo determinato”, ma anche ulteriore detassazione del “cuneo fiscale” e degli straordinari (addio nuove assunzioni!), decontribuzione dei contratti aziendali (a danno del Contratto nazionale!)…
…in sostanza si tratta dell’ennesimo Accordo a perdere, ma in cui si perde veramente troppo!!

QUESTO ACCORDO VA CONTRASTATO CON OGNI MEZZO, DA UN CHIARO NO ALLA CONSULTAZIONE, FINO ALL’EVENTUALE SCIOPERO GENERALE !!!

Purtroppo tutto ciò non basterà ancora: bisogna rilanciare un clima di conflittualità CONTRO la nuova concertazione subalterna, sul piano sindacale, mentre sul piano politico OCCORRE ORGANIZZARSI SU DI UN TERRENO CLASSISTA in APERTA CONTRADDIZIONE COL NASCENTE PARTITO PADRONALE DEL FUTURO, il Partito Democratico: in tale senso noi non possiamo, oggi, che offrire QUESTO CIRCOLO!

CHE LA COSIDDETTA “SINISTRA RADICALE”, alleata di ieri e di domani nel Governo, ma spesso con velleità “antagoniste”, …DIMOSTRI CON I FATTI DA CHE PARTE STA !

Circolo ALTERNATIVA DI CLASSE - La Spezia