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La Cina è vicina

La Cina è vicina

(17 Agosto 2010) Enzo Apicella
Il prodotto interno lordo cinese ha superato quello del Giappone, ed è secondo solo a quello degli Usa

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Referendum sul Protocollo del 23 Luglio: diminuiscono le pensioni, aumentano
l’età pensionabile e la precarietà

(30 Settembre 2007)

35 anni addio!

L’Accordo del 23 luglio imposto dal governo Prodi Cgil-Cisl-Uil - Confindustria, ha sostituito allo scalonedi Maroni una serie di scalini che elevano l’età pensionabile.
E la riduzione da 4 a 2 delle finestre, introdotte anche per la pensione di vecchiaia, allungherà le scadenze di uscita.

Viene introdotto un automatismo di revisione dei coefficienti ogni tre anni. Che sarà al ribasso perché questi saranno calcolati non in base ai conti dell’Inps (che é in attivo) ma in base alle dinamiche di bilancio della cassa del Tesoro: dal 2010 il taglio delle pensioni sarà del 6-8% fino a portare la pensione a 1/3 dell’ultima retribuzione.

In compenso viene vantato l'aumento che sarà elargito alle pensioni basse: si tratta dell’equivalente di 1 caffé al gionro per solo 16% di pensionati !!

Una beffa per i lavori usuranti.

Solo 5.000 lavoratori all’anno in 10 anni usufruiranno dello sconto sull’aumento dell’età pensionistica: con le attuali condizioni di lavoro, infortuni e malattie professionali, il limite di 5.000 é ridicolo.

Straordinari a go go

I datori di lavoro conoscono una sola strada per incrementare la produttività: estendere gli straordinari. Ecco che Governo-Cgil-Cisl-Uil gli vanno dietro, regalando la decontribuzione degli straordinari: il che significa via libera all’aumento di fatto dell’orario di lavoro, ai danni della salute e dell’occupazione e a favore di un aumento a tutto spiano dei profitti padronali. E mentre caleranno le entrate dell’INPS il rimedio é già pronto: i contributi previdenziali a carico dei lavoratori aumenteranno nel 2011 dello 0,09%.

La giungla della precarietà

Questo accordo conferma e persino peggiora le forme di lavoro precario, a termine, co.co.pro. e interinale contenute nelle Leggi 30 e Treu.
L’abuso dei contratti a termine viene legittimato: salta il limite dei 3 anni perché basta una deroga conciliata presso l’Ufficio del Lavoro...ed é chiaro che un lavoratore o dà il suo assenso o se ne torna a casa. Nulla si fa per appalti e subappalti, tramite i quali le aziende aggirano i diritti dei lavoratori. E nessun obbligo a fissare tetti percentuali nei CCNL. La riforma degli ammortizzatori sociali prefigura il peggio: i lavoratori in cassa integrazione sono a rischio di venire equiparati a quelli in mobilità.
L’incremento dell’indennità di disoccupazione non é che una toppa su un buco nero. I giovani sono destinati a una vita permanente di ricatto e incertezza

Ma l’accordo del 23 luglio deve ancora diventare legge. Possiamo fermarlo: Usiamo le assemblee per le ragioni del NO.
Costruiamo lo sciopero generale nazionale del 9 novembre.

Confederazione Cobas

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