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Contro gli amici di Grillo e contro Grillo

Lettera aperta ai redattori dell'Agenzia di stampa telematica 'Infopal'.

(1 Ottobre 2007)

Cari redattori di Infopal,

mi chiamo Brunello Fogagnoli, risiedo a San Donà di Piave (VE), e qui lavoro e mi batto da sempre per cambiare da cima a fondo questo maledetto mondo a rovescio che mi è toccato di vivere. Da quando ho maturato ragione e autonomia decisionale sono un comunista, marxista dal punto di vista ideologico, e di 'sinistra' dal punto di vista della collocazione politica ereditata dalla rivoluzione francese quando questo significava essere comunque e sempre per l'abolizione dei soprusi di qualsiasi uomo su qualsiasi altro uomo, a cominciare dallo sfruttamento dei lavoratori e delle loro fatiche fisiche per finire, ma non certo per importanza, con l'oppressione e il genocidio di un popolo da parte di un altro -benché non tutto, benché non da solo. La mia prima manifestazione lontano dalla mia città fu una grandiosa protesta/sostegno al tempo del massacro dei palestinesi in Libano di Tall el-Zaatar. Avevo diciotto anni e da allora non ho mai smesso di difendere i diritti dei palestinesi, prima di tutti quelli degli altri popoli, perché ritengo che senza che si dia una soluzione umana e politica alla questione palestinese non se ne potrà dare una dignitosa a nessun altro popolo. Per anni ho militato in organizzazioni comuniste che della rivoluzione palestinese e del diritto dei palestinesi alla terra e alla libertà avevano fatto una discriminante essenziale per interagire con altre realtà politiche nazionali ed internazionali. L'ultima, il PRC, l'ho abbandonata dopo una lunga battaglia interna anche perché sulla questione palestinese ha cambiato completamente rotta, tanto da sconfessare i militanti che, come me, hanno continuato a ritenere importanti prima di tutto le scelte delle persone che in quella terra sopravvivono e si battono per i loro diritti.
Da quando avete iniziato il vostro impegno informativo vi ho letto con attenzione e rispetto, perché da voi ho ricevuto moltisime informazioni che poi ho fatto circolare in tutti i modi possibili. Ed ancora oggi ritengo voi e alcune altre associazioni -quale il Forum Palestina- gli unici in grado di fornire notizie che tolgano il velo di omertà e ipocrisia, quando non di vigliaccheria politica e di viltà umana, su quanto sta accadendo in Palestina.
Proprio per tutto questo, però, esprimo il mio rammarico per la finestra che avete aperto agli amici di Beppe Grillo. Io credo, infatti, che per agire a sostegno dei diritti del popolo palestinese non si possa essere equidistanti da qualsiasi parte politica, o peggio apolitici. Io, con un altro grande comunista qual è stato Antonio Gramsci, odio profondamente chi non prende posizione e non parteggia con cognizione di causa per qualcosa, pronto così a sfilarsi da qualsiasi responsabilità propria e collettiva. E non è importante se oggi gli amici di Grillo si dichiarano 'per Gaza' se poi non sono conseguenti nel dire contro chi sono, dato che Gaza non è assediata e massacrata insieme a tutto il resto della Palestina solo da oggi. Non si può essere 'per Gaza' e dimenticare quali politiche internazionali si stanno facendo pagare ai palestinesi -tutti!- da parte di Israele, cane da guardia ben pagato e interessato solo a far scomparire dalla faccia della terra qualsiasi arabo che non pieghi testa e schiena ai suoi soprusi; o da parte degli USA, nazione che guida tutte le politiche economiche del grande capitale e che dovendo accaparrarsi tutte le fonti energetiche sparse per il mondo ha bisogno in Medio Oriente di un feroce pretoriano quale Israele pronto ad attaccare chiunque infastidisca il padrone statunitense -Hezbollah l'estate scorsa, la Siria solo pochi giorni fa, e questo nel silenzio di tutti, compresi gli amici di Grillo, tutti impeganti in quella grande pagliacciata che è stato il V-Day e che si guardano bene dall'indire una giorno di sostegno a tutto il popolo palestinese-, padrone statunitense, dicevo, che è impegnatissimo a massacrare i popoli afghano e iraqeno per potersi portare via tutto il petrolio che può da consumare gratis nelle proprie industrie per sostenere la sua opulentissima ricchezza -mentre a Gaza e in Palestina tutta si muore di fame-.
La Palestina non sta pagando solo la tracotanza di Israele che vuole tutta l'acqua del Giordano e del sottosuolo per sé -lo sanno gli amici di Grillo che dopo il petrolio la sostanza al mondo più ambita è proprio questa e che per questa già ora si stanno compiendo atti di aggressione che proprio in Palestina hanno il loro prodromo?-, ma anche la loro collocazione nel campo socio-economico sbagliato -a detta del capitale e dei paesi -compreso l'Italia- che sono i paladini del mercato -il proprio, ovviamente, i poveracci del mondo, a partire dai palestinesi, non possono contare, il 'mercato' loro non ce l'hanno!-.
Potrei continuare così per ore e giorni, e i signori amici di Beppe Grillo che si definiscono 'né di destra, né di sinistra, né di centro' non saprebbero che rispondere a tutte le obiezioni e alle domande che si potrebbero proporre loro, perché nulla hanno da dire, avendo abbracciato il qualunquismo più becero, che non serve alla causa palestinese, né ai cittadini di quel popolo, inermi o resistenti, non violenti o armati che siano, invece di una coraggiosa posizione partigiana che additi in Italia e nel mondo i responsabili della carneficina palestinese, che dura da più di sessant'anni, a partire dal capitalismo che tutto fagocita, singole persone, interi popoli, e l'insieme dell'ambiente che li ospita e dà loro da vivere.
Continuate nella vostra meravigliosa, benché faticosissima opera. Io continuerò a fare da ripetitore e da altoparlante alla vostra voce qui dove vivo. Ma togliete lo spazio a chi pretende di stare sopra le parti, come gli amici di Grillo, anime belle pronte a delegare e a cambiare rotta ad ogni soffio di vento -un anno fa hanno quasi tutti votato per Prodi che aveva già detto chiaro e tondo come avrebbe condotto la sua politica internazionale e con chi stava, lui sì partigiano fino in fondo, nell'occupazione della terra di Palestina: con Israele, ovviamente. Tanto più che la visibilità, proprio perché innocui sotto tutti i punti di vista, gli amici di Grillo l'hanno avuto, l'hanno e lo avranno, finché non disturberanno veramente il manovratore.

Con affetto e stima

Brunello Fogagnoli, semplicemente rivoluzionario.

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Commenti (2)

non esageriamo

tu parli di odio verso chi non si schiera..mi sembra un po' eccessivo e parli di togliere spazio a grilloe ai suoi amici e ti paragoni a gramsci ?
ma amico scendi un po' !
e perche' togliere spazio ?
abbiamo problemi in casa prima di tutto e per la cronaca grillo ha gia' affrontato e affronta il problema dell'acqua e in afghanistan e irakq c'e' anche l'italia serva degli USA
cordiali saluti

(1 Ottobre 2007)

Robert

joe_pennywise@yahoo.it

Leggi e capisci prima di rispondere senza argomentare

Io mi sono presentato. Tu invece no, e già questo è segno di maleducazione.

Nondimeno, ti rivolgo la parola. Mi chiamo Brunello Fogagnoli e vivo a San Donà di Piave, in Italia. E tu? Sono comunista a ragion veduta. E tu? Non sono amico tuo, e questo tanto basta perché tu abbassi la tua arroganza mascherato dietro un nome che a me non dice nulla. Tuttavia suona 'Robert', e quindi potresti essere anche statunitense; allora mi spiego perché tu mi ricordi qualcosa che so benissimo, tanto che è scritto nel testo, che tu probabilmente hai letto a pezzi e male, visto che affermo a chiare lettere che l'Italia è uno dei paesi paladini del capitale (prova a guardare bene, vedrai che lo trovi) e che per questo sta con gli USA al suo servizio e con Israele contro i palestinesi.
Poi. Io non mi paragono ad Antonio Gramsci, sei tu che hai capito molto male, e, se sei statunitense, non conosci bene l'uomo e il comunista Gramsci, a cui mi affianco, non mi ci paragono; ma il fatto che tu forse non sei italiano, e tanto meno comunista, ti impedisce di sapere che è proprio il fondatore del partito comunista d'Italia ad avere pronunciato quelle parole, e proprio con quel verbo, che in italiano, che temo tu mastichi male, significa 'detestare' non 'desiderare di uccidere' come tu probabilmente credi (per quanto in Italia abbiamo un governo guerrafondaio, alcuni cittadini italiani, come me, non pensano che il nemico vada ucciso -anche se ritengo legittima la resistenza armata contro un esercito aggressore ed occupante, come quelli USA ed italiano-).
Ancora. Da come parli è evidente che ti infastidisce che un comunista, quale io cerco di essere, se la prenda con il comico Grillo, al cui carro è evidente che o sei attaccato o desidereresti esserlo. Il fatto è che in Italia di qualunquisti privi di idee ma assolutamente interni al sistema capitalistico che non viene minimamente messo in discussione -esattamente come fanno i grilliani dell'ultima ora, che al massimo sanno dire scurrilità -in italiano significa 'parole volgari'- ne abbiamo fin troppi. Infatti affrontare il problema dell'acqua non significa denunciarne solo l'inquinamento, che pure è importante -ho scritto (ma tu forse non hai letto, per la fretta, o non hai capito, per l'estraneità alla lingua italiana) che il il capitalismo fagocita (in italiano significa 'divora', per la cronaca) tutto, compreso l'ambiente che ospita l'uomo (cerca, vedrai che trovi queste mie parole). Ma lo fa non solo con l'inquinamento, che pure è un fenomeno grave (a cui gli Usa, ma in larga misura anche l'Italia, non danno poi tanto peso), ma soprattutto con la privatizzazione di quella sostanza vitale per l'uomo -e privatizzare per me significa creare capitale per pochi contro il diritto alla vita di molti; per te e Grillo, invece, cosa significa?- e, come fa Israele con la Palestina, con il furto dell'acqua ai popoli deboli portando loro guerra e distruzione -con l'assenso e il supporto dei paesi capitalistici avanzati che di petrolio ed acqua non possono fare a meno -i poveracci, invece possono anche morire di fame e di sete, tanto che ci stanno a fare su questo pianeta.
Per quanto riguarda lo spazio, infine, penso proprio che Grillo (ah, in italiano i cognomi si scrivono con la prima lettera maiuscola; e in iglese?) e tutti i suoi fedeli (sei tra questi? beh leggiti i Grundrisse di Karl Marx e poi ne riparliamo, se vuoi) ne abbiano fin troppo in teatri, piazze, televisioni, giornali (perfino 'Internazionale' ha dato loro dello spazio); al contrario i palestinesi, gli iraqeni, gli afghani, gli operai sfruttati, i migranti vessati (in italiano vuol dire 'maltrattati', non ti preoccupare), i giovani precari o senza lavoro per quanto urlino la loro disperazione e la loro rabbia, malgrado manifestino per strade e piazze del mondo, per quanto provino a farsi vedere e sentire vengono oscurati e zittiti, cacciati da qualsiasi spazio e da qualunque palco. Che sia perché tutti costoro, a differenza di Grillo e dei suoi seguaci dicono chiaramente che il mondo capitalistico non è affatto il migliore dei mondi possibili ed è bene che nessuno li senta ed ascolti le loro idee -che a volte sono rivoluzionarie, come quelle mie e di alcuni altri, almeno in italia?-.
Ecco, Robert, ti ho accontentato. Io sono sceso un po'. Sono andato nei luoghi più infimi (vuol dire 'bassi', non è un'offesa, tranquillo) dell'Italia e della Terra (lo scrivo con la maiuscola perché è il nome proprio del nostro pianeta in italiano), proprio là dove Antonio Gramsci, comunista e rivoluzionario, come me, era solito stare, diffondendo idee, quelle che tu non hai mostrato di avere, visto che nelle tue poche parole hai fatto affiorare solo risentimento e nessun ragionamento, anche oppositivo e contrastante col mio pensiero, ma ragionamento.

Dei tuoi 'cordiali saluti', pertanto non me ne faccio nulla. Ho accolto saluti da nemici politici, che però hanno prima ascoltato con attenzione e poi hanno controbattutto con raziocinio. Non mi hanno convinto, ma il loro rispetto per me si è trasformato in rispetto per loro. A te, invece, supponente e vacuo forse grilliano (questa volta le parole te le vai a cercare nel vocabolario della lingua italiana), rispondo con un semplice:

a mai più risentirti.

P.S.: in italiano si scrive 'Iraq' -con la lettera iniziale maiuscola- o 'Irak', ma 'irakq' proprio no!

(3 Ottobre 2007)

Brunello Fogagnoli, insegnante di italiano, comunista e rivoluzionario.

brunfoga@fastwebnet.it

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